Decontribuzione Sud 2021: via libera della Commissione UE

Pubblicato il 22 febbraio 2021

Via libera della Commissione UE alla Decontribuzione Sud 2021. Con comunicato del 19 febbraio 2021 la Commissione europea ha infatti reso noto che la modifica, operata dalla legge di Bilancio 2021, del regime italiano di sovvenzioni dirette a sostegno delle imprese operanti nelle regioni dell'Italia meridionale colpite dalla pandemia di coronavirus è in linea con il quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato.

L'autorizzazione UE è limitata al 2021 e quindi non copre (allo stato) gli anni successivi fino al 2029.

Decontribuzione Sud nella legge di Bilancio 2021

La Decontribuzione Sud è un’agevolazione contributiva per l'occupazione in aree svantaggiate che spetta in relazione a tutti i rapporti di lavoro subordinato, sia instaurati che instaurandi, diversi dal lavoro agricolo e domestico, a condizione che la prestazione lavorativa si svolga in una delle seguenti regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia.

La misura non ha natura di incentivo all’assunzione (circolare INPS 22 ottobre 2020, n. 122).

La Decontribuzione Sud è stata introdotta dal decreto Agosto (articolo 27, comma 1, decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104, convertito dalla legge 13 ottobre 2020, n. 126) che prevede l'esonero parziale nella misura del 30% della contribuzione previdenziale complessivamente dovuta dai datori di lavoro limitatamente al periodo dal 1° ottobre 2020 al 31 dicembre 2020.

L'agevolazione è stata successivamente modificata dalla legge di Bilancio 2021 (art. 1, commi 161 - 169 della legge 30 dicembre 2020, n. 178) che ne ha esteso l'applicazione fino al 31 dicembre 2029 rimodulando la misura dell'esonero nel seguente modo:

a) 30% dei complessivi contributi previdenziali da versare fino al 31 dicembre 2025;

b) 20% dei complessivi contributi previdenziali da versare per gli anni 2026 e 2027;

c) 10% dei complessivi contributi previdenziali da versare per gli anni 2028 e 2029.

Inoltre rispetto al regime originario, la legge di Bilancio 2021 esclude dalla platea dei beneficiari (oltre al settore agricolo e ai datori di lavoro domestici) gli enti pubblici economici e altri enti quali gli istituti autonomi case popolari trasformati in enti pubblici economici, gli enti trasformati in società di capitali, ex istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza trasformate in associazioni o fondazioni di diritto privato, le aziende speciali costituite anche in consorzio, i  consorzi di bonifica, i consorzi industriali, gli enti morali e gli enti ecclesiastici.

L'INPS con comunicato stampa dell'11 febbraio 2021 ha reso noto di attendere i necessari passaggi con la Commissione Europea per l'attivazione della misura.

Autorizzazione UE limitata al 2021

Lo scorso 19 febbraio la Commissione ha approvato le modifiche apportate dalla legge di Bilancio 2021 al regime originario previsto dal decreto Agosto a sostegno delle imprese dell'Italia meridionale colpite dalla pandemia di coronavirus.

L'Italia, si legge nel comunicato stampa ufficiale, ha notificato alla Commissione UE il 13 febbraio 2021 le seguenti modifiche al regime originario di sovvenzioni dirette:

Il regime modificato resta ad avviso della Commissione "necessario, adeguato e proporzionato per porre rimedio a un grave turbamento dell'economia di uno Stato membro, in linea con l'articolo 107, paragrafo 3, lettera b), del TFUE e con le condizioni stabilite nel quadro temporaneo"

Si ricorda che il regime originario dl decreto Agosto è stato approvato dalla Commissione il 6 ottobre 2020 con il numero SA.58802 e prorogato il 10 dicembre 2020 con il numero SA.59655.

Verso la circolare INPS

Dopo l'attesa approvazione della Commissione UE, si attendono ora le istruzioni INPS per l'attivazione della misura.

 

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