Ddl riforma degli incentivi: professionisti parificati alle imprese

Pubblicato il 02 agosto 2023

E’ stato trovato l’accordo sull’emendamento al Ddl delega per il riordino degli incentivi sull’accesso anche da parte dei professionisti. Dopo lo stop decretato dal Mef sulla prima formulazione della disposizione, è arrivato il via libera dalla Commissione Industria al Senato.

Vediamo come si è svolto l’iter.

Incentivi: apertura ai professionisti

Inizialmente l’emendamento di matrice leghista aveva come scopo di decretare la piena parità tra imprese e professionisti ai fini dell’accesso agli incentivi, richiamando la raccomandazione della Commissione europea n. 2003/361/CE.

Su tale formulazione il Mef aveva sollevato perplessità; di conseguenza, l’emendamento al disegno di legge delega in materia di revisione del sistema degli incentivi alle imprese ha cambiato veste affermando il principio che “la qualificazione di professionista non osta alla possibilità di usufruire di specifiche misure incentivanti ove ne ricorrano i presupposti e ove previsto”.

Il nuovo dettato è stato accolto dal Mef.

Anche se attenuata, la norma costituisce la base di partenza per inserire la categoria dei professionisti nei decreti delegati.

Il Presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, ha così commentato: “Cade un altro muro che separa professionisti e imprese. Si tratta di un risultato storico per Confprofessioni, che ha sempre sostenuto l’esigenza di garantire pari opportunità a tutte le forze economiche che contribuiscono alla crescita del Paese, eliminando quelle disparità di trattamento che per troppi anni hanno impedito un organico sviluppo delle libere professioni in Italia”.  

Soddisfazione del Consiglio nazionale dei commercialisti

Il Consiglio nazionale dei commercialisti, per bocca del suo presidente Elbano De Nuccio, ha così commentato il traguardo raggiunto: l’emendamento “rappresenta l’affermazione di un principio generale che dispone finalmente la piena parità di trattamento tra imprese e professionisti in tema di accesso agli incentivi. Avevamo avanzato questa proposta nei documenti da noi presentati in diverse audizioni parlamentari, oltre che in ogni altra interlocuzione istituzionale avuta in questi mesi”.

Riordino degli incentivi

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in relazione al Ddl di riordino degli incentivi, ha sostenuto come sia una milestone del PNRR sin dal primo giorno di legislatura e dovrebbe essere approvato in via definitiva prima della sessione di bilancio.

Urso ritiene che la questione della revisione complessiva del sistema degli incentivi sia di estrema importanza. Infatti, ad oggi ve ne sono 229 sul piano nazionale e 1.757 a livello regionale; arrivando a sbrogliare il dedalo delle agevolazioni si semplificherà la vita delle imprese e, per il futuro, anche dei professionisti.

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