Dal Mef il decreto attuativo sullo split payment
Pubblicato il 02 febbraio 2015
Il
23 gennaio 2015 è stato firmato dal Ministro dell'Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan, il
decreto attuativo delle disposizioni in materia di
scissione dei pagamenti previste dalla legge di Stabilità per il 2015: cosiddetto
split payment. Il provvedimento attende la pubblicazione in “
Gazzetta Ufficiale”.
Come funziona il meccanismo
Secondo il meccanismo dello split payment, le
Pubbliche amministrazioni, anche se non rivestono la qualità di soggetto passivo dell'Iva,
sono tenute a versare direttamente all'Erario l'Imposta sul valore aggiunto che è stata addebitata loro dai fornitori.
In altri termini sulle Pa ricade l’obbligo di versare l’Iva relativa agli acquisti di beni e servizi effettuati sia nell’ambito della attività istituzionale che nell’ambito dell’attività commerciale direttamente all’Erario, invece di pagarla insieme al corrispettivo ai propri fornitori.
A loro volta, i
fornitori dovranno indicare in fattura l’annotazione “Scissione dei pagamenti”, evidenziando comunque l’Imposta e indicandola a debito nei registri Iva secondo le previsioni degli articoli 23 e 24 del Dpr
633/72, senza però farla partecipare alla liquidazione di periodo: essi registreranno comunque il debito, ma non lo liquideranno con l’Iva a credito di periodo.
L’Iva relativa alle suddette cessioni di beni e prestazioni di servizi diventa, dunque, esigibile al momento del pagamento dei corrispettivi.
Il versamento dell’Iva dovuta è effettuato dalle Pa entro il giorno 16 del mese successivo a quello in cui l’imposta diventa esigibile, senza possibilità di compensazione e utilizzando uno specifico codice tributo.
Entrata in vigore delle nuove regole
Come disposto dalla Legge n.
190/2014, le
nuove regole si applicano solo per le fatture emesse dal 1° gennaio 2015, mentre ne restano escluse tutte le operazioni fatturate fino al 31 dicembre 2014.