Dal 1° ottobre 2006 scatta l’obbligo dei versamenti on-line con il modello F24 per i titolari di partita Iva. Si tratta del secondo tentativo: già il Governo Berlusconi aveva proposto un emendamento al decreto legge 30 settembre 2005, n. 203, che però è stato cancellato nella conversione del decreto dietro le proteste dei contribuenti, così che l’obbligo si è trasformato in facoltà. Ora, il nuovo Governo riprova a imporre l’uso della via telematica per i versamenti con l’F24. I versamenti che a partire dalla data indicata dovranno essere effettuati in maniera telematica riguardano imposte, contributi e premi (art. 17, comma 2, del Dl 241/1997) e le entrate spettanti agli enti e alle casse previdenziali. In sostanza, i titolari di partita Iva dovranno eseguire i pagamenti con il modello F24 solo in via telematica, direttamente o tramite intermediari abilitati. Sono esclusi dall’obbligo solo i contribuenti senza partita Iva, che potranno continuare ad effettuare i versamenti con il modello F24 a posta, banche o concessionari della riscossione. Il pagamento on-line avviene tramite l’utilizzo di un codice Pin, cioè un codice di autenticazione di cui il contribuente possiede le chiavi. Tali versamenti possono essere effettuati dalle persone fisiche e dalle società (soggetti collettivi, società di persone e di capitali) che risultano titolari di un conto corrente presso le banche abilitate al servizio F24 Internet, su cui l’Amministrazione è autorizzata ad addebitare le somme dovute. Nel caso degli intermediari abilitati, questi possono eseguire la corresponsione con l’F24 cumulativo.
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