Nella seduta del 13 ottobre, l’Aula del Senato ha rinnovato la propria fiducia al Governo approvando l’emendamento interamente sostitutivo del Ddl di conversione del Decreto legge sulla crisi d'impresa (n. 118/2021).
La questione di fiducia era stata posta ieri, a conclusione della discussione generale sul testo del disegno di legge.
Il provvedimento, si rammenta, dispone il rinvio, al 16 maggio 2022, dell'entrata in vigore del Codice della crisi d’impresa e dell'insolvenza di cui al D. lgs n. 14/2019.
Ciò ad eccezione delle disposizioni concernenti le procedure di allerta e la composizione assistita della crisi innanzi all’OCRI, per le quali l'entrata in vigore è fissata al 31 dicembre 2023.
Tra le ulteriori novità, l’introduzione della nuova procedura di composizione negoziata per la soluzione della crisi d'impresa (che - si rammenta - sarà operativa a partire dal 15 novembre 2021): tramite una piattaforma telematica nazionale, l'imprenditore commerciale e agricolo che si trovi in condizioni di squilibrio patrimoniale o economico-finanziario che ne rendano probabile la crisi o l'insolvenza, potrà chiedere di essere affiancato da un esperto terzo e indipendente con la funzione di agevolare, in maniera riservata, le trattative con i creditori.
Il Dl disciplina, nel dettaglio, le possibili soluzioni che possono essere adottate in esito alla procedura: nei casi in cui, attraverso le trattative, si sia individuata una soluzione idonea al superamento della situazione di crisi, per l'imprenditore sarà possibile, alternativamente, stipulare un contratto, una convenzione ovvero una moratoria.
Diversamente, nel caso di mancata individuazione di una soluzione idonea al superamento della situazione di crisi, è possibile che l'imprenditore presenti una proposta di concordato per cessione di beni unitamente al piano di liquidazione (cosiddetto "concordato semplificato per la liquidazione del patrimonio").
Il Decreto interviene, inoltre:
Nel corso dell'esame, in sede referente, del Ddl di conversione, le Commissioni riunite Giustizia e Industria del Senato hanno approvato alcune proposte emendative.
Tra queste:
Il testo passerà all'esame della Camera.
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