Il 6 marzo 2025, la Banca d'Italia e la Consob hanno pubblicato una comunicazione congiunta per promuovere la trasparenza nei bilanci delle società che detengono cripto-attività. L'iniziativa è rivolta agli emittenti quotati e alle società di revisione legale, con l'obiettivo di garantire un'informativa chiara sugli effetti di queste attività sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria delle aziende. Sebbene non introduca nuovi obblighi normativi, la comunicazione mira a sensibilizzare sia le società che i revisori sui rischi associati alla volatilità e alla complessità delle cripto-attività, oltre che sugli aspetti legati all'antiriciclaggio.
La comunicazione sottolinea l'importanza di fornire agli investitori informazioni trasparenti e dettagliate sui rischi delle cripto-attività, permettendo loro di prendere decisioni più consapevoli. Inoltre, richiama l'attenzione dei revisori sui pericoli legati alla volatilità dei prezzi, alla complessità tecnologica e ai profili antiriciclaggio di questi strumenti finanziari.
Le cripto-attività devono essere trattate nei bilanci aziendali seguendo i principi contabili internazionali già esistenti. In particolare, le cripto-valute, come il Bitcoin, devono essere rappresentate secondo il principio contabile IAS 38, che riguarda le attività immateriali. Questo approccio è valido a meno che le cripto-valute non siano detenute per la vendita nell'ambito dell'attività ordinaria della società; in tal caso, si applica il principio IAS 2, relativo alle rimanenze. Questa distinzione è essenziale per garantire una rappresentazione corretta della situazione patrimoniale delle aziende.
Per quanto riguarda le altre tipologie di cripto-attività, gli emittenti sono chiamati a esaminare attentamente le caratteristiche specifiche di ciascuna attività. Questo permette di identificare il trattamento contabile più adeguato, assicurando allo stesso tempo un'informativa completa e trasparente sulla natura di queste attività e sui rischi che ne derivano. In sostanza, le aziende devono garantire che le informazioni fornite siano sufficienti per permettere agli investitori di comprendere appieno la portata e le implicazioni delle loro esposizioni alle cripto-attività.
Un altro aspetto fondamentale evidenziato dalla comunicazione congiunta riguarda la trasparenza sui rischi e sugli impatti patrimoniali delle cripto-attività. Le società sono infatti invitate a fornire dettagli approfonditi sugli effetti di queste attività sulla propria situazione patrimoniale, economica e finanziaria. Questa informativa deve considerare sia le posizioni detenute direttamente sia quelle indirette, offrendo una visione chiara e completa agli investitori. Inoltre, è essenziale che l'informativa includa spiegazioni dettagliate sulle tecniche di valutazione del fair value adottate, in conformità con lo standard IFRS 13. Questo consente agli investitori di comprendere meglio i rischi connessi alla volatilità dei prezzi delle cripto-attività e di prendere decisioni più consapevoli.
Infine, la comunicazione congiunta sottolinea l'importanza di un'informativa continua e tempestiva al mercato. Le società devono infatti pubblicare, attraverso comunicati stampa, tutte le informazioni rilevanti riguardanti le cripto-attività, compresi gli aspetti legati all'acquisto, alla sottoscrizione e alla gestione di tali attività. Questa prassi deve essere attuata nel rispetto del Regolamento MAR, che disciplina la trasparenza e la prevenzione degli abusi di mercato. Garantire un flusso informativo continuo e affidabile è cruciale per preservare la fiducia degli investitori e assicurare la stabilità dei mercati finanziari.
I revisori devono affrontare numerosi rischi legati alla gestione delle cripto-attività. La forte volatilità dei prezzi e la complessità della tecnologia blockchain richiedono competenze tecniche avanzate e un costante aggiornamento normativo. Inoltre, il rischio di riciclaggio è particolarmente elevato, data la natura potenzialmente opaca delle transazioni in cripto-attività.
Per questo motivo, i revisori devono applicare misure di controllo rafforzate, verificando con attenzione l'integrità delle controparti e segnalando tempestivamente eventuali operazioni sospette all'Unità di Informazione Finanziaria (UIF). La conformità alle normative antiriciclaggio è fondamentale per garantire la trasparenza e la sicurezza dei mercati.
La comunicazione congiunta di Banca d'Italia e Consob rappresenta un passo significativo verso una maggiore trasparenza e sicurezza nei bilanci delle società che investono in cripto-attività. Sebbene non introduca nuovi obblighi normativi, evidenzia l'importanza di un'informativa chiara e dettagliata per proteggere gli investitori e garantire la conformità alle normative antiriciclaggio.
Le società emittenti e i revisori legali sono quindi chiamati a rafforzare i controlli interni e le pratiche di trasparenza per gestire efficacemente i rischi associati a questo settore in rapida evoluzione.
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