E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto legislativo n. 38 del 15 marzo 2017 in materia di lotta contro la corruzione nel settore privato, provvedimento che attua, nell’ordinamento, la decisione quadro 2003/568/Gai, deputata proprio a questa tematica.
Le nuove norme, pubblicate il 30 marzo e in vigore dal 14 aprile 2017, intervengono, in primo luogo, a modificare alcune disposizioni del Codice civile
Tra queste, si segnala l’articolo 2635 (Corruzione tra privati), che viene parzialmente sostituito, e i nuovi articoli 2635-bis (Istigazione alla corruzione tra privati) e 2635-ter (Pene accessorie).
La corruzione tra privati, quindi, vede ampliarsi la categoria dei soggetti punibili, ricomprendendo anche i soggetti che all’interno degli enti svolgono attività lavorativa con funzioni direttive.
Estese, dal Decreto legislativo n. 38/2017, anche le condotte sanzionabili a tale titolo, come nel caso della dazione e della sollecitazione della corresponsione di denaro o altra utilità, e viene punita anche la fattispecie dell’istigazione alla corruzione.
Gli interventi, riguardano anche il Decreto legislativo n. 231/2001 (Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche), con sostituzione della lettera s-bis) dell’articolo 25-ter, comma 1, per quel che concerne le sanzioni pecuniarie, che aumentano, nei casi, appunto, di corruzione tra privati.
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