Arriva dal Mef l’elenco degli esonerati dall'obbligo di memorizzazione elettronica e trasmissione telematica degli incassi giornalieri (scontrino elettronico) per i soggetti che effettuano attività di commercio al minuto e assimilate.
Ed è stabilito anche l’innalzamento - da 100 a 400 euro - del limite per l'emissione delle cosiddette fatture semplificate.
Il Mef rende disponibili sul sito due decreti del 10 maggio 2019, in attesa di pubblicazione in Gazzetta, denominati:
Per le operazioni escluse si potrà decidere di trasmettere telematicamente i corrispettivi.
Sono confermati gli esoneri dalla certificazione fiscale attualmente esistenti: il decreto esonera dall’obbligo di emissione dello scontrino elettronico tutti i soggetti che, in base alla legislazione vigente, sono fuori dal perimetro di certificazione dei corrispettivi (DPR 696/96; DM 13 febbraio 2015; DM 27 ottobre 2015).
Inoltre, sono escluse anche le prestazioni di trasporto pubblico collettivo di persone e di veicoli e bagagli al seguito (la certificazione fiscale è fornita con i biglietti di trasporto, compresi quelli emessi da biglietterie automatizzate).
Tra le categorie di esonerati, dunque: tabaccai, giornalai, venditori di prodotti agricoli e chi presta servizi di telecomunicazione, radiodiffusione e di trasporto pubblico di persone e veicoli.
L’intento del Governo è di arrivare gradualmente a superare l’emissione di scontrini e ricevute fiscali in favore della certificazione dei ricavi e dei compensi in modalità digitale.
Di qui l’esclusione dall’obbligo, ma solo fino al 31 dicembre 2019:
Il decreto ricorda che le operazioni esonerate dall’obbligo devono continuare ad essere annotate nel registro dei corrispettivi e le operazioni connesse, collegate o marginali devono continuare ad essere documentate con ricevuta o scontrino fiscale.
Dal 2020 partirà la lotteria dei corrispettivi.
Si ricorda che l’obbligo di emettere lo scontrino elettronico dal 1° luglio 2019 riguarda solo i soggetti con un volume d’affari superiore a 400.000 euro. A partire dal primo gennaio 2020 l’obbligo sarà esteso a tutti i commercianti al minuto e soggetti assimilati.
È innalzato da 100 a 400 euro il limite per l’emissione delle cosiddette fatture semplificate, cioè quelle in cui devono essere indicati solo alcuni elementi informativi.
Si introduce una ulteriore semplificazione in favore dei contribuenti che potranno scegliere di utilizzare la fattura semplificata emessa in formato elettronico in luogo dello scontrino elettronico.
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