L’Inps fornisce un parere ad un quesito posto dai consulenti del lavoro riguardante le condizioni per accedere alle misure agevolative di conciliazione vita-lavoro previste nei contratti aziendali.
La normativa di riferimento, si fa presente, è l’articolo 2, comma 4, del decreto interministeriale 12 settembre 2017, che richiede, come condizione, che il contratto riguardi un numero di lavoratori pari almeno al 70% della media dei dipendenti occupati dal medesimo datore di lavoro nell’anno civile precedente la domanda.
L’Istituto di previdenza – nella news pubblicata nel sito dei CdL il 12/9/2019 - specifica che la parola “contratto” va riferita al complesso dei lavoratori ai quali si applica il patto, senza aver riguardo ai potenziali beneficiari delle misure in parola.
Il limite fissato, dipendente dal numero complessivo degli occupati dal datore di lavoro, ha lo scopo di escludere i benefici per contratti aziendali stipulati solo per una parte limitata dell’impresa (come, ad esempio, per alcune unità locali).
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