Tra le misure deliberate dal Consiglio dei ministri nella seduta del 18 settembre, si segnalano modifiche e integrazioni al Decreto legge per il rafforzamento economico del Mezzogiorno, concernenti norme di contrasto all’immigrazione illegale.
La principale novità è costituita dall'estensione, a 18 mesi, del limite massimo di permanenza nei Centri per il rimpatrio (Cpr) per quanto riguarda i migranti non richiedenti asilo, per i quali sussistano esigenze specifiche.
Si tratta, in particolare, dei casi in cui lo straniero non collabora al suo allontanamento o di ritardo nell’ottenimento della necessaria documentazione da parte dei Paesi terzi.
La durata massima di permanenza di 18 mesi (6 mesi iniziali, seguiti da proroghe di tre mesi) si sostituisce al limite attuale di 3 mesi, con possibile proroga di 45 giorni.
Tra le ulteriori misure, è anche prevista l’approvazione, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri e su proposta del ministro della Difesa, di un piano per la costruzione di ulteriori Centri per il rimpatrio.
I nuovi Cpr - si legge nel comunicato stampa di fine seduta - verranno realizzati con l'intervento del Genio militare e saranno situati in zone scarsamente popolate e facilmente sorvegliabili.
Sempre nello stesso Consiglio dei Ministri è stato dato il via libera al disegno di legge che contiene interventi in materia di sicurezza stradale oltre a una delega per la revisione del Codice della strada.
Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".