Si rafforzano le misure di contrasto al fenomeno del “caporalato”, nonché ad ogni forma di sfruttamento lavorativo in agricoltura. A tal fine, infatti, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo, ed i Ministeri della Giustizia e dell’Interno, ha emanato il D.I. del 4 luglio 2019 che prevede la costituzione di un “tavolo operativo” per la definizione di una nuova strategia per impedire episodi di “lavoro nero” in ambito agricolo.
Il “tavolo operativo” è presieduto dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali o da un suo delegato ed è composto da un rappresentante:
Ai sensi dell’art. 1 del D.I. del 4 luglio 2019, il “tavolo operativo” persegue principalmente l’obiettivo di predisporre un piano triennale che individui le principali linee di intervento, nonché un indirizzo e una programmazione delle attività istituzionali finalizzate al contrasto del caporalato e dello sfruttamento lavorativo in agricoltura.
Altre funzioni riguardano:
Il “tavolo operativo” ha una durata di tre anni e può essere prorogato di un’ulteriore triennio. I rappresentati dei vari ministeri si riuniscono almeno tre volte all'anno e comunque, in caso di necessità, può esserne chiesta la convocazione su richiesta del Presidente o di almeno un terzo dei rappresentanti istituzionali o di uno dei coordinatori dei gruppi di lavoro.
Il “tavolo operativo” è organizzato nei seguenti sei gruppi di lavoro:
Ciascun gruppo di lavoro, nell’ambito della materia di competenza, esercita il monitoraggio sull’attuazione del piano triennale di interventi definito dal “tavolo operativo”.
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