Nuove disposizioni della Presidente della Corte costituzionale per lo svolgimento delle attività della Corte durante l’emergenza epidemiologica da COVID-19.
Con comunicato stampa del 24 marzo 2020, la Consulta rende noto che sono state adottate ulteriori misure per garantire la continuità dei giudizi costituzionali durante l’emergenza da Coronavirus.
Tra gli altri interventi, si è disposto:
Il provvedimento della Presidente della Consulta, Marta Cartabia, è stato emanato in pari data.
Fino al 15 aprile 2020, per la celebrazione delle udienze penali non partecipate e de plano, è consentito l’utilizzo degli strumenti di collegamento sicuro da remoto.
Per il periodo successivo al 16 aprile 2020, si procederà con le stesse modalità di trattazione dei procedimenti camerali, civili e penali, non partecipati e de plano, che saranno individuati con le misure organizzative da adottarsi ex art. 83, comma 6 e 7 del DL n. 18/2020.
E’ quanto si dispone con decreto del Primo Presidente della Corte di cassazione n. 44 del 23 marzo 2020, ad integrazione del precedente decreto n. 36 del 13 marzo, provvedimenti emanati in relazione all’emergenza da COVID-19.
E già il 24 marzo si è tenuta la prima udienza camerale da remoto della Settima sezione penale della Corte di cassazione: nel dettaglio, sono stati decisi alcuni ricorsi relativi ad imputati detenuti con termini massimi di custodia cautelare prossimi a scadere.
Si segnala, infine, che sul sito della Suprema corte sono state pubblicate anche nuove modalità operative per l'accesso ai servizi di Cancelleria per quel che riguarda il periodo 26 marzo 2020-15 aprile 2020.
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