Confidi: erogazione del contributo pubblico

Pubblicato il 12 luglio 2021

Con decreto del 7 aprile 2021, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 169 del 9 luglio 2021, il ministero dello Sviluppo Economico fornisce - in attuazione di quanto disposto dall'art. 1, comma 54, della legge n. 147/2013 - indicazioni per la concessione ed erogazione del contributo pubblico, nonché i criteri, i termini e le modalità di gestione del fondo rischi e le modalità di concessione di garanzie ai soggetti beneficiari.

E’ Invitalia che si occupa degli adempimenti tecnici e amministrativi relativi alla gestione dell'intervento.

Requisiti dei richiedenti

Ammessi a presentare istanza per il contributo pubblico sono i confidi che abbiano realizzato, successivamente all'entrata in vigore della legge n. 145/2018, una delle seguenti attività:

a) operazioni di aggregazione;

b) progetti di digitalizzazione;

c) progetti di efficientamento gestionale.

Inoltre, i confidi devono presentare, nell'ultimo bilancio approvato alla data di presentazione della richiesta, una adeguatezza patrimoniale non inferiore al 6 percento.

Con riferimento agli ultimi tre bilanci approvati alla data di presentazione della richiesta, i confidi devono presentare almeno due dei seguenti requisiti:

Si richiede la regolarità nel versamento dei contributi; a tal fine sono tenuti a trasmettere al Ministero una DSAN attestante la regolarità dei versamenti effettuati nei dieci anni antecedenti alla presentazione della richiesta.

Ogni confidi può presentare una sola richiesta di ammissione al contributo pubblico.

Le garanzie saranno concesse dai confidi gestori a favore dei soggetti beneficiari operanti su tutto il territorio nazionale e in tutti i settori di attività economica.

Operazioni di aggregazione

Per operazioni di aggregazione si intendono (da perfezionare successivamente al 1° gennaio 2019 ma prima della presentazione della richiesta):

Progetti di digitalizzazione e di efficientamento gestionale

Sono tali:

I progetti devono essere avviati successivamente al 1° gennaio 2019 ed essere conclusi non oltre 12 mesi dalla data del decreto di concessione del contributo pubblico.

Presentazione delle istanze

Un successivo decreto direttoriale del MiSE darà istruzioni in merito alle procedure e agli schemi per la presentazione e la valutazione delle richieste di ammissione al contributo pubblico.

L’aiuto sarà concesso sulla base di procedura valutativa con procedimento a sportello.

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