La V sezione del Consiglio di Stato, con sentenza n. 2086 del 7 maggio scorso, ha respinto l'appello avanzato dal titolare di una domanda di condono, perfezionato a seguito del silenzio assenso, contro la sentenza che aveva successivamente annullato la concessione edilizia in sanatoria a seguito dell'impugnazione di un confinante. Secondo l'appellante, vi era difetto di legittimazione attiva in capo al ricorrente ed erroneità nelle motivazioni della decisione. Il Collegio, dopo aver rilevato che i titoli abilitativi erano stati annullati in quanto dolosamente infedeli e che la legittimazione del ricorrente era da ritenersi sussistente in presenza di situazione collegata, ha respinto l'appello e confermato la sentenza impugnata.
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