E’ scaduto il 23 settembre 2021 il termine per partecipare al bando di concorso volto al reclutamento del primo contingente di 8.171 giovani giuristi, addetti all’Ufficio per il processo, che andranno a supportare i magistrati nelle attività propedeutiche e collaterali alla decisione.
Per questo primo bando, le candidature giunte sono in totale 66.015 e, secondo quanto emerso dall’analisi delle richieste, l’età media dei candidati è compresa tra 30 e 40 anni (38,7%), con prevalenza di laurea magistrale conseguita nel 77,8% in materie giuridiche.
Lo rende noto il ministero della Giustizia in una nota pubblicata sul proprio sito istituzionale subito dopo la chiusura dei termini del bando.
A questo primo concorso – hanno ricordato dal ministero - seguirà un secondo bando, per un totale di 16.500 assunzioni finanziate con i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).
In particolare, si attende un apposito bando per gli addetti degli uffici giudiziari delle Province autonome di Trento e di Bolzano e, a seguire, un nuovo reclutamento di un ulteriore contingente di 8.250 addetti all'ufficio per il processo (per un totale di 16.500 posti).
Le 16.500 unità di addetti verranno immesse negli uffici giudiziari, a sostegno del lavoro dei magistrati nelle attività di studio, ricerca, per bozze semplici di provvedimento, ma anche per attività di innovazione organizzativa, digitalizzazione e collaborazione alla costruzione della banca dati di merito giurisprudenziale.
Per la Guardasigilli, Marta Cartabia, l’Ufficio per il Processo “segna un paradigma molto significativo nel quadro complessivo delle riforme”. L’auspicio della ministra è che tale strumento “possa essere stabilizzato”.
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