Concorrenza ancora sconosciuta

Pubblicato il 12 giugno 2008 L'Antitrust ha trasmesso ai principali esponenti del Governo ed al Parlamento le considerazioni e le proposte per una regolazione proconcorrenziale dei mercati a sostegno della crescita economica (AS453).

Il garante, dopo aver rilevato che gli ordini hanno aggirato le aperture verso il mercato introdotte a seguito degli interventi legislativi del 2006, ha sottolineato come i principi di concorrenza possono essere applicati in modo compatibile con le esigenze di protezione sociale e di tutela degli interessi pubblici. Secondo l'autorità, infatti, l'accesso ad una professione deve essere in linea di principio libero, mentre il tirocinio per l'iscrizione ad un albo deve avere una durata proporzionale alle esigenze di apprendimento pratico. L'Antitrust confida inoltre sia nell’eliminazione dei regimi di limitazione numerica degli accessi ad alcune professioni (tra cui notai e medici del Ssn), che nella limitazione delle “riserve di attività”, che, considerate dall’Autorità un ostacolo al funzionamento dei mercati, in caso contrario, rischiano di generare un’indebita protezione per i professionisti a scapito dei consumatori. Per quel che concerne i prezzi, infine, il garante precisa che questi, oltre a dover essere immediatamente percepibili per il consumatore, dovrebbero essere stabiliti tra le parti e prevedere, solo in particolari casi, massimi tariffari.

Di diverso avviso è Gaetano Stella, di Confprofessioni, il quale, nel commentare le considerazioni dell'Antitrust, sottolinea che l'eccellenza dei servizi professionali è frutto del rigido periodo di tirocinio e che il numero programmato è fissato in connessione alla delega di pubblica funzione. Per quel che riguarda le riserve di attività, invece, Stella concorda con le valutazioni del garante.