Nella seduta del 15 febbraio 2022, l'Esecutivo ha approvato una proposta emendativa al disegno di legge annuale per il mercato e la concorrenza 2021, in materia di concessioni demaniali marittime.
Innanzitutto, l'emendamento prevede espressamente che le concessioni balneari in essere continuino ad avere efficacia fino al 31 dicembre 2023.
Sul punto, è stato recepito il termine individuato dal Consiglio di Stato, in Adunanza plenaria, nel testo delle sentenze nn. 17 e 18/2021, nel cui contesto - si rammenta - la proroga automatica delle concessioni demaniali marittime per finalità turistico-ricreative è stata ritenuta contrastare con le norme Ue in materia (e, pertanto, da disapplicare).
Per il Collegio amministrativo, la possibilità che le concessioni balneari siano salve sino a fine 2023 permetterebbe di evitare "il significativo impatto socio-economico che deriverebbe da una decadenza immediata e generalizzata" delle stesse.
Le misure approvate ieri in Consiglio dei ministri dispongono che il Governo venga delegato ad adottare, entro sei mesi dall’entrata in vigore del Ddl sulla Concorrenza, decreti legislativi "aventi la finalità di aprire il settore alla concorrenza, nel contempo tenendo in adeguata considerazione le peculiarità del settore".
L'intervento è volto:
Nei decreti legislativi che verranno adottati entro i prossimi 6 mesi, quindi, verranno definite regole e disciplina delle nuove gare, che dovranno essere organizzate entro il 2023.
La proposta modificativa in esame - si legge nel testo del comunicato stampa di fine seduta - "mira a migliorare la qualità dei servizi con conseguente beneficio per i consumatori, a valorizzare i beni demaniali e, al contempo, a dare certezze al settore".
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