Anche i dottori commercialisti e gli esperti contabili rientrano tra i soggetti abilitati alla risoluzione delle controversie tra utenti e operatori delle comunicazioni elettroniche.
Lo si apprende dall’informativa n. 123 del 31 dicembre 2021, a firma dei tre commissari straordinari del Consiglio nazionale dei commercialisti, Rosario Giorgio Costa, Paolo Giugliano e Maria Rachele Vigani,
Con la missiva il Consiglio nazionale informa che l’Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni (AGCOM) ha modificato, con delibera n. 390/21/CONS del 1° dicembre 2021, il Regolamento sulle procedure di risoluzione delle controversie tra utenti e operatori di comunicazioni elettroniche.
La delibera dell’Autorità, adottata all’esito di un’ampia consultazione, modifica il Regolamento in oggetto includendo, tra le altre cose, all’art. 1, lett. t) espressamente anche i Dottori Commercialisti e gli Esperti Contabili, quali soggetti accreditati ad avviare e gestire le procedure di risoluzione delle controversie in nome e per conto dei propri assistiti, oltre alle Associazioni di consumatori, agli Enti esponenziale ed agli Avvocati.
Tra i soggetti abilitati rientrano anche gli enti esponenziali, definiti nel regolamento come “enti costituiti per atto pubblico o per scrittura privata autenticata, in possesso di uno statuto, rappresentativo di particolari categorie di utenti”.
Le modifiche regolamentari relative all’accreditamento, tra gli altri, dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili entreranno in vigore il prossimo 1° aprile 2022.
Il Regolamento dell'Agcom garantisce ad un interessato la possibilità di attivare una procedura di risoluzione delle controversie nelle comunicazioni elettroniche "tramite un soggetto accreditato, al quale conferisce apposito mandato".
Il professionista, per poter essere accreditato, dovrà essere iscritto alla piattaforma Conciliaweb, messa a disposizione dall'Autorità garante (l'utente che intende presentare un'istanza al Corecom potrà accedere alla piattaforma tramite le proprie credenziali Spid o con carta elettronica digitale).
Anche le associazioni di categoria e gli enti esponenziali dovranno essere iscritti alla piattaforma "al fine di avviare e gestire le procedure di risoluzione delle controversie in nome e per conto dei propri assistiti".
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