Con risposta a interpello n. 489 del 20 luglio 2021, l’Agenzia delle Entrate ha fornito alcuni chiarimenti in materia di trattamento fiscale del compenso da docenza di un professionista associato, riversato allo studio di cui faceva parte.
L’istante, che non disponeva di una propria partita IVA, esercitava la professione di dottore commercialista quale socio dello " Studio legale" costituito in forma di associazione professionale, mentre la docenza derivava da un contratto dallo stesso stipulato con un'università estera.
Il professionista chiedeva chiarimenti in ordine al trattamento fiscale applicabile ai predetti proventi.
Nella risposta, l’Amministrazione finanziaria ha precisato che tali compensi sono imponibili in capo all'istante ed ai fini IRPEF quali redditi assimilati al lavoro dipendente.
In tale contesto - ha precisato l'Agenzia - sono privi di rilievo gli obblighi di riversamento allo studio.
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