La Commissione Europea intende esonerare circa l'80% delle aziende dagli onerosi obblighi di rendicontazione previsti dalla CSRD, creando nel contempo un ambiente imprenditoriale più favorevole, che stimoli la crescita, l'innovazione e la creazione di posti di lavoro di qualità.
Il 26 febbraio 2025 è stato presentato il nuovo pacchetto di proposte normative (c.d. pacchetto Omnibus), che verrà ora discusso dal Consiglio e dal Parlamento UE. Questo pacchetto mira a semplificare le normative europee in materia di rendicontazione e due diligence sulla sostenibilità.
Le proposte della Commissione UE spaziano dalla semplificazione amministrativa all'industria verde, fino al risparmio energetico. In particolare, il pacchetto "Omnibus" prevede modifiche significative:
L'obiettivo principale è ridurre gli oneri amministrativi e stimolare gli investimenti, concentrando gli obblighi sulle imprese più grandi, che hanno un impatto maggiore sul clima e sull'ambiente, e semplificando al contempo gli obblighi per le PMI.
Il pacchetto Omnibus include due proposte di direttiva:
Vediamo nel dettaglio quali sono le proposte di modifica in tema di rendicontazione di sostenibilità (CSRD) e sulla due diligence di sostenibilità (CSDDD). Si tratta, nello specifico di cambiamenti, proroghe e snellimento di adempimenti.
Le modifiche proposte alla Direttiva (UE) 2022/2464 sulla rendicontazione della sostenibilità (CSRD) sono pensate per semplificare gli obblighi di rendicontazione e concentrarli sulle imprese più grandi. Circa l'80% delle aziende verrà escluso dagli obblighi di rendicontazione, riducendo il carico burocratico sulle piccole e medie imprese.
Gli obblighi di rendicontazione per le grandi aziende sono stati posticipati di due anni, fino al 2028, per quelle che dovevano iniziare nel 2026 o 2027. Inoltre, viene introdotta la possibilità di rendicontare attività parzialmente allineate alla tassonomia UE, permettendo una transizione più graduale verso pratiche più sostenibili.
Per quanto riguarda la tassonomia, gli obblighi di rendicontazione saranno limitati alle aziende più grandi, mentre le altre potranno rendicontare volontariamente. È stata inoltre introdotta una soglia di materialità finanziaria per la rendicontazione, riducendo i modelli di rendicontazione di circa il 70%. Infine, vengono semplificati i criteri "Non arrecare danni significativi" (DNSH), che ora si applicano a tutti i settori economici, e le banche potranno escludere dal calcolo del Green Asset Ratio (GAR) le esposizioni a imprese che non rientrano nel futuro ambito della CSRD, come quelle con meno di 1.000 dipendenti o con un fatturato inferiore a 50 milioni di euro.
Il Pacchetto Omnibus introduce modifiche alla Direttiva sulla Due Diligence della Sostenibilità (CSDDD) per semplificare gli obblighi e ridurre gli oneri per le aziende, in particolare per le PMI. Le principali modifiche riguardano la semplificazione dei requisiti di due diligence, che ora si concentrano principalmente sui partner commerciali diretti, riducendo la frequenza delle valutazioni periodiche da annuale a quinquennale, con possibilità di valutazioni ad hoc quando necessario. Vengono inoltre introdotte misure per ridurre gli oneri per le PMI, limitando la quantità di informazioni richieste alle grandi aziende durante la mappatura della catena del valore.
Un altro importante cambiamento è l'armonizzazione degli obblighi di due diligence in tutta l'UE, per garantire condizioni di parità tra le imprese. Per quanto riguarda la responsabilità civile, le modifiche prevedono l'eliminazione delle condizioni di responsabilità a livello UE, pur preservando il diritto delle vittime al pieno risarcimento dei danni, proteggendo però le aziende da un eccessivo risarcimento. Infine, è stato previsto un posticipo di un anno (al 2028) per le grandi aziende per adeguarsi ai nuovi obblighi di due diligence, con l'adozione delle linee guida anticipata al 2026.
Il pacchetto Omnibus dell'UE introduce importanti modifiche al meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere (CBAM), con l’obiettivo di semplificare e rendere più equo il sistema per le imprese. Le principali modifiche sono le seguenti:
La Commissione Europea ha proposto modifiche per ottimizzare l’utilizzo dei principali programmi di investimento, come InvestEU, EFSI e altri strumenti finanziari. Le principali modifiche includono:
In sintesi, l'obiettivo del pacchetto Omnibus è quello di rendere il sistema normativo più snodato, riducendo gli oneri burocratici per le piccole e medie imprese, mentre si concentrano gli obblighi sulle imprese più grandi che hanno un impatto maggiore sulla sostenibilità, stimolando al contempo gli investimenti in transizioni ecologiche.
Il pacchetto Omnibus dovrà essere esaminato e approvato dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell'UE. Dopo l'accordo tra le due istituzioni, le modifiche saranno pubblicate nella Gazzetta ufficiale dell'UE e entreranno in vigore. La Commissione ha richiesto un'esaminazione rapida del pacchetto, specialmente per i rinvii degli obblighi di rendicontazione della CSRD e i termini di recepimento per la CSDD. Le modifiche alla tassonomia UE sono contenute in un atto delegato che dovrà essere esaminato entro due mesi dal Parlamento e dal Consiglio.
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