Promozione di sistemi alternativi alla giurisdizione affidati agli Avvocati per alleggerire la pressione sui Tribunali e recuperarne l’efficienza, disponibilità a condividere modifiche sul processo civile che non si limitino a cambiare le regole ma che garantiscano un certo recupero di efficienza, particolare attenzione alla riforma delle procedure concorsuali, con riferimento alle procedure di allerta e di composizione assistita della crisi.
Sono alcune delle indicazioni fornite dal Consiglio nazionale forense nel corso della riunione con il rappresentante del Fondo Monetario internazionale Jose M. Garrido, tenutasi a Roma il 20 maggio 2016, per la periodica verifica dello stato della giustizia in Italia.
Durante l’incontro si è parlato, in particolar modo, delle recenti proposte di modifica del codice di procedura civile e delle procedure esecutive (anche alla luce del Decreto Legge c.d. “Banche” n. 59/2016).
In proposito, il Cnf ha rappresentato e ribadito l’impegno istituzionale dell’Avvocatura nel promuovere gli istituti di risoluzione alternativa delle controversie, come la negoziazione assistita o le Camere arbitrali presso gli Ordini. Misure, queste – ha sostenuto ancora il Cnf – che devono comunque essere accompagnate da un recupero di efficienza organizzativa all'interno degli Uffici giudiziari mediante investimenti e risorse adeguate.
Altro tema dell’incontro è stato il processo del lavoro ed i nuovi istituti di cui al Decreto Legge 59/2016. Espresso inoltre giudizio positivo sul pegno possessorio, ma nel contempo, la necessità di un maggiore approfondimento sull'istituto del c.d. patto marciano, per quanto concerne in particolare l’esigenza di maggiori garanzie per il debitore e di raccordo con le procedure concorsuali.
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