Si intitola “La rendicontazione di sostenibilità consolidata di gruppo. Disposizioni normative estese ai Gruppi societari” la nuova informativa – n. 8 di settembre 2024 - del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti sulla rendicontazione di sostenibilità per i gruppi societari dopo che il 10 settembre 2024 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto legislativo n. 125/2024 che recepisce Direttiva CSRD 2022/2464.
La Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) è stata introdotta per migliorare la trasparenza e la qualità dei report di sostenibilità delle imprese. Sostituisce la precedente Direttiva NFRD del 2014 (2014/95/UE) e amplia notevolmente il suo campo di applicazione.
La CSRD, che è entrata in vigore il 1° gennaio 2023, obbliga le grandi imprese, sia quotate che non quotate, a divulgare report dettagliati sul loro impatto ambientale, sociale e di governance (ESG).
Una delle principali innovazioni è l'obbligo di adottare gli European Sustainability Reporting Standards (ESRS), elaborati dall’European Financial Reporting Advisory Group (EFRAG). Inoltre, la direttiva estende i requisiti di rendicontazione anche alle imprese non europee che generano significativi ricavi nell’UE e introduce il concetto di "doppia materialità", che valuta sia l'impatto dell'impresa sull'ambiente e la società sia l'influenza delle questioni di sostenibilità sull'impresa. L'applicazione delle nuove norme avverrà gradualmente, a partire dal 2025 per le imprese già soggette alla NFRD e fino al 2028 per le PMI quotate.
In particolare, il documento del Cndcec analizza l’articolo 4 del decreto legislativo n. 125 del 6 settembre 2024, relativo ai report di sostenibilità nell’ambito dei gruppi societari per le società madri di grandi dimensioni.
In realtà, le informazioni che devono fornire i gruppi societari non si discostano sostanzialmente da quelle richieste alle singole imprese.
Dunque, l'articolo 4 riguarda la rendicontazione consolidata di sostenibilità, estendendo gli obblighi di reportistica a tutto il gruppo per le società capogruppo di grandi dimensioni. Questo articolo richiede una descrizione analoga a quella prevista dall'articolo 3, ma adattata all'intero contesto del gruppo.
In sostanza si dirige alle società madri di un gruppo.
Dunque, vengono dettagliati gli elementi essenziali per la relazione consolidata sulla sostenibilità che i gruppi aziendali devono includere.
1. Strategia e Modello Operativo
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Descrivere la capacità del modello operativo del gruppo di adattarsi ai rischi e alle opportunità di sostenibilità, insieme ai piani finanziari e agli investimenti previsti per una transizione verso un'economia sostenibile. Discutere come il gruppo considera gli interessi dei suoi stakeholder e la conformità con gli obiettivi dell'accordo di Parigi. |
2. Obiettivi Ambientali
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Stabilire mete temporali specifiche del gruppo, particolarmente per la riduzione delle emissioni di gas serra entro il 2030 e il 2050, precisando se tali obiettivi si basano su dati scientifici e quali progressi sono stati già compiuti. |
3. Governance e Linee Guida
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Dettagliare il ruolo degli organi direttivi e di controllo all'interno delle società del gruppo, le competenze richieste e l'esistenza di incentivi legati alla sostenibilità |
4. Controllo e Monitoraggio
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Descrivere i processi adottati dal gruppo per riconoscere e gestire gli impatti negativi, sia attuali che potenziali, lungo la catena di valore, inclusi gli interventi già effettuati per mitigare tali impatti. |
5. Rischi e Vulnerabilità
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Illustrare i principali rischi e le vulnerabilità delle aziende del gruppo relative alla sostenibilità e come queste vengono gestite. |
6. Indicatori Rilevanti
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Elencare gli indicatori utilizzati dal gruppo per trasmettere efficacemente queste informazioni. |
Il Consiglio nazionale dei commercialisti descrive le pratiche operative necessarie per predisporre una rendicontazione di sostenibilità consolidata all'interno di un gruppo societario.
1. La società capogruppo deve definire e approvare le linee guida generali che saranno seguite da tutto il gruppo. È necessario implementare un processo organizzativo che includa l'istituzione di funzioni specifiche e organismi interni come i Comitati ESG.
2. I consigli di amministrazione delle affiliate devono accettare e seguire le direttive stabilite dalla capogruppo, adottando strumenti come piattaforme condivise e formando squadre specializzate.
3. È fondamentale integrare le procedure dei processi per garantire uniformità nella metodologia e nella raccolta dei dati, al fine di ottenere una rendicontazione di gruppo chiara e omogenea.
4. Il ruolo del commercialista è vitale nell'ambito aziendale, operando sia come consulente che come revisore dei conti:
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