Come da norma contenuta nel decreto “Rilancio” sulla proroga delle settimane (nove) di impiego degli ammortizzatori sociali come la cassa integrazione in deroga – voluta per coprire il “buco” nel ricorso a tale misura, che avrebbe creato difficoltà ad imprese e lavoratori - l’Inps ha anticipato in FAQ il contenuto di una sua circolare di prossima emanazione, mentre si attende il decreto – annunciato dal Minlavoro – che trasferirà all’Istituto previdenziale le domande di CIG per le imprese plurilocalizzate.
La proroga della CIG consiste nella possibilità di utilizzare l’intero periodo senza dover attendere il bimestre settembre/ottobre.
L’Inps anticiperà il 40 per cento di cassa integrazione. L’acconto interessa anche un numero di ore inferiore rispetto a quelle per le quali l’azienda chiede l’autorizzazione. La richiesta comporta la presentazione, ad opera del datore di lavoro, di un unico modello Sr41.
Nell’ipotesi di un acconto del 40 per cento superiore a quanto dovuto, l’Inps eserciterebbe l’azione di recupero sul datore anche qualora il dipendente avesse cessato il rapporto di lavoro.
Fiscalmente, l’acconto Inps rappresenta somma erogata a titolo di anticipo, pertanto gestita come prestito. Conseguentemente, sarà il saldo dell’intero importo spettante a far scattare la tassazione.
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