Nuova proroga in arrivo, con effetto retroattivo, per la CIG Covid-19. Negli ultimi giorni, il Governo sta vagliando l’ipotesi di voler allungare il periodo di cassa integrazione guadagni di 18 settimane, al fine di tutelare le imprese che hanno attivato sin da inizio marzo l’ammortizzatore sociale e lo stanno esaurendo. L’integrazione salariale può essere utilizzata in continuità a partire dal 15 luglio 2020 e vale circa 7-8 miliardi di euro.
La novità s’inserisce in quello che sarà chiamato “decreto legge agosto” e avrà carattere selettivo, in quanto la copertura sarà riservata a quelle imprese che hanno avuto una perdita di fatturato nel primo semestre 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019.
Attualmente l’idea del Governo sarebbe quella di prevedere da subito un contributo addizionale, dal 9% al 15%, per le imprese che usano la CIG Covid-19 senza aver subito perdite di fatturato. È ancora allo studio se applicare questo principio selettivo già a partire dalle prime 9 settimane, oppure consentire il ricorso gratuito alla prima tranche a tutte le imprese.
Il Governo ha anche discusso se fissare un livello di perdita di fatturato per poter ottenere gratuitamente la CIG, ipotizzando il riferimento al 20%. Tuttavia, in questo modo resterebbe escluso quel 40% di imprese che ha avuto un calo di fatturato inferiore al 20% nel primo semestre.
Il “divieto di licenziamento”, in scadenza il prossimo 17 agosto 2020, verrà prorogato per tutta la durata della CIG Covid-19, con alcune eccezioni (cessazione di attività). Inoltre l’ipotesi di introdurre un’addizionale per l’utilizzo della cassa Covid-19 sarebbe accompagnata, per queste imprese, dalla possibilità di ricorrere a licenziamenti individuali.
Al fine di ridurre l’utilizzo della CIG Covid-19, il “decreto legge agosto” conterrà sgravi contributivi per 3-4 mesi per quelle aziende che riportano in attività i dipendenti posti in CIG. Anche per le assunzioni e trasformazioni a tempo indeterminato il Governo intende finanziare uno sgravio al 100% della durata di 6 mesi, senza vincoli di età come invece accade per gli incentivi destinati agli under 35.
Infine, il nuovo decreto legge prevede il differimento della possibilità di poter evitare l’apposizione della causale nei contratti a termine, in caso di superamento della durata massima di 12 mesi, come stabilito dal “Decreto Dignità”. Il mancato obbligo vige fino a fine agosto.
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