Confindustria, con la circolare n. 18895/2007, ha reso nota la propria posizione riguardo alcuni aspetti della riforma della previdenza complementare, affermando che, rispetto alla cessione del quinto con il Tfr in garanzia, la posizione del datore è delicata, poco tutelata e poco chiara. La circolare di Confindustria fa seguito al recente intervento della Covip del 30 maggio, in cui si è precisato che la cessione del quinto dello stipendio in garanzia non preclude la possibilità di conferire il Tfr alla previdenza complementare, in forma espressa o tacita, anche per i datori di lavoro cui sono stati notificati atti di cessione in garanzia del Tfr. Il datore di lavoro deve limitarsi ad informare la finanziaria della scelta del lavoratore di destinare il Tfr alla previdenza complementare. Confindustria non ha ritenuto soddisfacenti le precisazioni della Covip ed ha annunciato un confronto con l’Abi. Nella circolare viene anche affrontata la problematica relativa alla decorrenza del versamento del Tfr al fondo complementare, conseguente alla scelta del lavoratore. Confindustria ritiene che l’interpretazione corretta ad oggi sia quella fornita dalla Covip con delibera del 21 marzo, condivisa dall’Inps.
A pochi giorni dalla scadenza del termine per la scelta sul Tfr, i consulenti, con il patrocinio del Ministero del Lavoro, hanno organizzato, per sabato 23 e domenica 24 giugno, l’iniziativa “Tfr in piazza”, per chiarire gli ultimi dubbi a dipendenti e datori di lavoro.
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