In data 17 dicembre 2015 il Presidente della Corte di Cassazione Giorgio Santacroce ed il Presidente del Consiglio nazionale forense Andrea Mascherin, hanno stipulato due Protocolli (uno in materia civile ed uno in materia tributaria) per favorire la chiarezza e la sinteticità degli atti processuali e fornire raccomandazione per la stesura dei ricorsi, onde facilitarne la comprensione e l'ammissibilità, per una maggiore efficacia e velocità del giudizio di legittimità.
Nei Protocolli in questione – cui hanno collaborato due gruppi di consiglieri rispettivamente di Cassazione e Cnf - viene indicato uno schema di redazione "tipo" che ne delimita il contenuto e ne agevola la comprensione da parte dell'autorità giudiziaria, senza che la mancata osservanza delle raccomandazioni fornite (ad esempio, concernenti i limiti dimensionali di massimo 30 pagine nelle argomentazioni), implichi automaticamente sanzioni processuali.
Sono inoltre fornite indicazioni alla difesa (rispondenti al principio di autosufficienza), quali ad esempio la necessità di allegare al ricorso un fascicolo in cui inserire atti, documenti, contratti, accordi collettivi a cui far riferimento, oppure l'indicazione, nel giudizio civile, di 10 parole chiave (che devono essere riportate anche nella nota di iscrizione a ruolo) che ne descrivano sinteticamente l'oggetto.
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