Cassa Forense, nella seduta del Comitato dei Delegati del 27 gennaio 2023, ha deliberato di aderire alle norme sulla definizione agevolata delle somme iscritte a ruolo negli anni dal 2000 al 2021, ai sensi dell'art. 1, commi 231-252, della Legge n. 197/2022.
L'adesione alla definizione agevolata avverrà comunque "con salvaguardia di quanto dovuto a titolo di capitale e sanzioni amministrative".
E' quanto si apprende da un comunicato a firma del Presidente dell'Ente di previdenza degli Avvocati, Avv. Valter Militi, diffuso sul sito istituzionale della Cassa.
Nel medesimo comunicato si informa che, con separata delibera, si è invece deciso di non aderire allo stralcio automatico delle cartelle sotto i mille euro (di cui ai commi 222 – 229 della medesima Legge), "considerato anche che tali somme possono rientrare nella definizione agevolata".
Nelle premesse della delibera sulla definizione agevolata, viene rammentato come l’art. 1, comma 251, della Legge permetta, agli Enti previdenziali privati, di aderire alla medesima mediante apposita determinazione, da approvare da parte dei Ministeri Vigilanti e da pubblicare sul sito internet istituzionale entro il 31 gennaio 2023, previa comunicazione, entro il medesimo termine, a mezzo PEC all’Agente per la riscossione.
Cassa Forense calcola che i soggetti interessati alla definizione agevolata ammontano a circa 81.000 iscritti e che il contenzioso in essere riguarda ben 2.000 cause pendenti aventi ad oggetto contributi e/o sanzioni.
Le eventuali conseguenze negative sui bilanci dell’Ente sarebbero coperte dal “fondo svalutazione crediti” di oltre 393 milioni di euro per gli anni in questione e non avrebbero impatti sul conto economico.
Inoltre, l’applicazione della normativa in parola non impatterebbe sull’Ente in termini di sostenibilità, in quanto le sanzioni non vengono considerate ai fini dei bilanci tecnico-attuariali.
Ritenuto, quindi, di dover escludere dalla definizione agevolata le sanzioni amministrative, la Cassa ha optato, come detto, per l’applicazione delle norme sulla definizione agevolata delle somme iscritte a ruolo dal 2000 al 2021 "con salvaguardia di quanto dovuto a titolo di capitale e di sanzioni amministrative, avvalendosi della facoltà di cui al comma 251 della medesima legge".
La delibera sulla definizione agevolata verrà trasmessa, come prescritto, ai Ministeri Vigilanti per la necessaria approvazione nonché all’Agente della riscossione.
Con la seconda delibera (stralcio dei ruoli) è stato deciso - come sopra anticipato - di non applicare a Cassa Forense le norme sullo stralcio automatico di sanzioni civili e interessi di cui all’art. 1, commi 222-228 della Legge citata.
In questo caso, ci si è avvalsi della facoltà di cui al comma 229 della medesima Legge che consente all’Ente previdenziale privato di deliberare e comunicare all’Agente della riscossione la volontà di non applicare le disposizioni in questione, entro il termine del 31 gennaio 2023.
La decisione è stata assunta in considerazione del fatto che lo stralcio automatico delle somme iscritte a ruolo per sanzioni civili e interessi nel periodo 2000 - 2015 "comporterebbe una diminuzione del carico esattoriale di circa 11,6 milioni di euro, senza alcun beneficio per l’Ente in termini di riscossione del restante carico relativo al capitale e alle sanzioni amministrative".
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