Per affrontare la situazione del sovraffollamento carcerario “occorre puntare all’incremento dei posti detentivi e non su scorciatoie comode, come quella rappresentata dai provvedimenti svuotacarceri, che eludono il problema senza mai risolverlo, a detrimento del principio della certezza della pena”.
E’ quanto sostenuto dal Guardasigilli, Alfonso Bonafede, durante la presentazione, in commissione Giustizia del Senato, di una relazione con i dati del ministero per quanto riguarda la situazione carceraria.
Nel suo intervento, il ministro ha precisato che, entro il 2019, si avranno mille posti disponibili in più nelle strutture penitenziarie italiane.
Bonafede ha poi assicurato il “continuo monitoraggio della situazione dei detenuti da parte del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria” e, rispetto al numero dei detenuti stranieri, ha fatto riferimento alla strategia “tesa a ridurre quanto più possibile il numero di detenuti stranieri, con il loro trasferimento, in modo da fargli scontare la pena nel Paese d’origine, grazie alla sottoscrizione di trattati o accordi bilaterali”.
Durante la seduta, il ministro della Giustizia ha parlato anche della riforma della magistratura onoraria, ricordando l’impegno assunto dal ministero al fine di rispondere adeguatamente alle esigenze della categoria.
In proposito, ha precisato che il disegno di legge di riforma “ha già avuto l’ok della Ragioneria dello Stato e ora inizierà l’iter parlamentare in Senato. Il provvedimento consente di restituire piena dignità a una componente fondamentale del sistema giustizia”.
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