Canone Rai Decreto bloccato

Pubblicato il 15 aprile 2016

Il Consiglio di Stato attraverso il parere 615/2016 del 14 aprile 2016, emesso a seguito dell'esame del decreto del Ministero dello Sviluppo Economico sul pagamento del canone tv in bolletta, ha sospeso il succitato provvedimento a causa delle troppe criticità evidenziate nel corso dell'esame da parte dei magistrati amministrativi.

Il blocco al provvedimento è stato causato dalla necessità di informazioni supplementari richieste dai giudici, avendo questi ultimi rilevato "che nel testo del regolamento manca un qualsiasi richiamo ad una definizione di cosa debba intendersi per apparecchio televisivo, la cui detenzione comporta il pagamento del relativo canone di abbonamento e al fatto che il succitato canone deve essere corrisposto per un apparecchio, prescindendo dall'effettivo numero di apparecchi posseduto dal singolo utente".

Ciò alla luce del fatto che la tecnologia, grazie a smartphone e tablet, permette la visione di programmi Rai anche in remoto.

Il MiSE, dal canto suo, ritiene che si tratti solo di correggere alcune osservazioni del parere, quindi non è una vera e propria bocciatura e il provvedimento andrà comunque avanti.

Il vero problema a questo punto è che il tempo a disposizione non è molto e, visti i tempi dell'operazione, sembra impossibile immaginare che a luglio tutti gli utenti riceveranno la prima rata del canone Rai nella bolletta elettrica.

Richiesta del Consiglio di Stato

Per i giudici diviene, quindi, prioritario il fatto che nel regolamento MiSE sia specificato che il canone tv sia dovuto solo a fronte del possesso di uno o più apparecchi televisivi in grado di ricevere il segnale del digitale terreste o satellitare direttamente o indirettamente, tramite un decoder. In tal modo si avrebbe un “elemento informativo particolarmente utile per i cittadini sia in relazione agli obblighi contributivi che i medesimi dovranno assolvere sia in riferimento all'autodichiarazione concernente il mancato possesso di apparecchi e alle conseguenze di carattere penale che possono derivare da una dichiarazione mendace, in base alle norme vigenti in materia”.

FAQ dell'Agenzia delle Entrate

A chiarire i dubbi più frequenti su chi sia tenuto o meno al pagamento del canone Rai in caso di doppia utenza oppure nel caso in cui l'apparecchio sia intestato ad un coniuge, mentre la bolletta elettrica all'altro, è intervenuta l'Agenzia delle Entrate, con la risposta alle FAQ, pubblicate sul proprio sito Internet, nella sezione Cosa devi fare > Richiedere > Canone Tv> Faq.

Le maggiori richieste di intervento sono giunte sopratutto da coloro che non possiedono un apparecchio televisivo e – per essere esonerati dal pagamento - devono presentare la dichiarazione sostitutiva di non detenzione dell’apparecchio.

Per aiutare tali contribuenti, l'Agenzia ha reso disponibili anche degli esempi di compilazione della dichiarazione di non detenzione (autocertificazione).

Quest'ultima, inoltre, si specifica può essere presentata online attraverso l’applicazione web disponibile sul sito delle Entrate o tramite gli intermediari abilitati, ma anche in formato cartaceo, con raccomandata senza busta, insieme a una copia di un valido documento di riconoscimento, indirizzata alla Sat - c.p. 22 Torino.

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