L’Unione delle camere penali italiane (Ucpi) condivide la posizione del Guardasigilli, Andrea Orlando, sulla necessità di abolire il reato di immigrazione clandestina.
E’ quanto si apprende in un comunicato del 10 gennaio 2016 a firma della giunta dell’Ucpi nel quale viene evidenziato come sia importante “contrastare ogni tentazione di favorire nell’opinione pubblica sentimenti che confondono e sovrappongono la figura dello straniero clandestino con quella del nemico, o perché identificato come soggetto potenzialmente incline a delinquere, o ancor peggio, dopo i gravi fatti accaduti in Francia, tout court come possibile terrorista”.
La tematica è, allo stato, all’attenzione dei soggetti della politica in vista della prossima presentazione dei decreti sulla depenalizzazione in seno al Consiglio dei ministri.
Per i penalisti, come anche sottolineato dall’Associazione nazionale magistrati (Anm), “l’unico risultato conseguito dalla norma è stato quello di ingolfare gli Uffici Giudiziari, e magari rendere più difficile l’accertamento delle ben più gravi responsabilità di coloro che organizzano ed effettuano la tratta dei clandestini”.
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