Bonus riqualificazione energetica: probabile la proroga del 55% fino al 2015

Pubblicato il 22 maggio 2013 All’esame del preconsiglio dei ministri del 21 maggio 2013 lo schema di decreto legge con cui il Governo tenta di evitare la procedura di infrazione europea, aperta a carico dell’Italia, per l'elusione della normativa comunitaria da parte del Dlgs n. 192/2005, che non ha recepito correttamente la direttiva 2010/31/Ue.

Nella bozza del provvedimento, che dovrebbe arrivare in Consiglio dei Ministri già nella giornata di venerdì, è previsto un articolo, al momento ancora in bianco, dedicato alle “detrazioni fiscali per interventi di efficienza energetica”. In esso dovrebbe essere inserita la norma che prevede il prolungamento del bonus per gli interventi di miglioramento energetico fino al 31 dicembre 2013,  attualmente in scadenza al 30 giugno. A ciò dovrebbe, poi, aggiungersi anche il rifinanziamento dello sgravio del 50% sulle ristrutturazioni edilizie, anch’esso in scadenza a giugno. Senza tali misure, l’attuale aliquota della detrazione fiscale del 55% estesa a tutti gli interventi di miglioramento energetico rischierebbe di essere ridotta, tornando al precedente livello del 36%, nel caso specifico di alcuni interventi di risparmio energetico. Possibile, dunque, un proroga di tale misura fino al 2015.

Allo studio dei tecnici del Governo soluzioni idonee a limitare il bonus ai soggetti che non godono di altri benefici fiscali simili (vedi per esempio conto termico) così da poter limitare l’esborso dello Stato nei prossimi sei mesi, rinviando al 2014 l’eventuale rinnovo strutturale dell’incentivo.

Altro aspetto importante del provvedimento è quello che riguarda la certificazione energetica in campo immobiliare. Al riguardo, al fine di non aggirare l'obbligo di allegazione dell'attestato di certificazione energetica nelle compravendite di interi immobili o di singole unità immobiliari come pure quello della consegna di copia conforme o comunque di messa a disposizione del conduttore in caso di locazione, si dispone che tale documentazione deve essere realmente consegnata in caso di vendita o locazione. Viene così negata la possibilità di inserire nei contratti la clausola con cui l'acquirente dà atto di aver ricevuto le informazioni e la documentazione in ordine alla certificazione energetica degli edifici: prassi fino ad oggi molto in uso.
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