Nell’incontro tra il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Giuliano Poletti, e le organizzazioni sindacali, tenutosi per confrontarsi sulle tematiche previdenziali si è parlato di innalzamento dell'età pensionabile e dell’unificazione del requisito anagrafico tra uomini e donne per l'uscita dal mondo del lavoro.
In tale occasione, i sindacati hanno ribadito la richiesta di fermare l'aumento automatico dell'età di pensionamento di vecchiaia a 67 anni dal 1° gennaio del 2019, sottolineando che dal 1° gennaio 2018 scatterà l'unificazione del requisito anagrafico tra uomini e donne.
E’ stato, quindi, deciso di attivare una commissione di lavoro mista tra Governo, organizzazioni sindacali, INPS ed Istat, la quale si occuperà del tema dell’eventuale separazione tra assistenza e previdenza e dovrà elaborare un'analisi condivisa per verificare la composizione del paniere utilizzato come base per il calcolo dell'indicizzazione degli assegni pensionistici.
Dal comunicato stampa ministeriale dell’8 settembre 2017 si apprende, inoltre, che il Governo ha avanzato la proposta di abbassare fino ad un massimo di 2 anni i requisiti contributivi previsti dall'Ape sociale per donne con figli.
Per quanto concerne, infine, il riconoscimento sul piano previdenziale del lavoro di cura, in occasione dell’incontro i sindacati si sono impegnati ad avanzare delle proposte che saranno esaminate dal Governo.
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