A seguito della pubblicazione del decreto MIMIT del 12 giugno 2024, che ha definito le procedure per la concessione e l'erogazione di contributi per l’anno 2024, è stato emanato il Decreto direttoriale del 19 giugno 2024, con il quale il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha stabilito le regole per i controlli relativi all'assegnazione del Bonus per le colonnine di ricarica domestiche per l'anno 2024.
Questi controlli sono fondamentali per verificare l'idoneità dei beneficiari al ricevimento del contributo finanziario, specificamente attraverso l'analisi documentale.
Il nuovo decreto del 19 giugno 2024, emanato in attuazione dell’articolo 9 del Dm 12 giugno 2024, stabilisce per l'anno 2024 le modalità e le procedure attraverso cui si effettuano i controlli documentali per verificare l'esistenza delle condizioni soggettive e oggettive necessarie per la concessione e l'erogazione dei contributi relativi al Bonus colonnine di ricarica 2024 per i privati e condomini, oltre che per accertare il rispetto dei requisiti definiti dallo stesso decreto ministeriale.
NOTA BENE: L'attività di controllo si concentra sulla verifica della veridicità delle informazioni e delle autodichiarazioni presentate nelle domande di concessione e erogazione del contributo, formulate ai sensi dell'articolo 7 del decreto del 12 giugno 2024 dai soggetti beneficiari, che includono le dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà, la documentazione di spesa, la tracciabilità dei pagamenti documentati. Inoltre, si verifica il rispetto dei requisiti tecnico-amministrativi necessari per le infrastrutture di ricarica.
I controlli sui contributi per le colonnine di ricarica si svolgono seguendo una procedura dettagliata e sistematica.
Inizialmente, si effettuano verifiche a campione, limitate al 10% delle erogazioni. Se questo campione mostra una percentuale di irregolarità superiore al 30%, l'ampiezza della verifica si estende fino al 20% del totale delle erogazioni.
NOTA BENE: La selezione dei campioni segue un ordine cronologico e raggruppa le domande in blocchi di 100, da cui si estrae una domanda ogni 10 per la verifica.
La procedura di verifica inizia con l'invio di una comunicazione di avvio del procedimento da parte di Invitalia, tramite posta elettronica certificata, all'indirizzo indicato dal richiedente. Se emergono incongruenze o lacune nei dati o nella documentazione fornita, si richiedono chiarimenti o integrazioni.
ATTENZIONE: Il beneficiario ha dieci giorni per rispondere, pena la revoca del contributo.
Dopo la ricezione dei chiarimenti o della documentazione supplementare, Invitalia procede con la verifica documentale per accertare la continuità dei requisiti richiesti per il riconoscimento del contributo. Il termine di 90 giorni per comunicare l'esito positivo del controllo può essere interrotto da eventuali integrazioni istruttorie, riprendendo dalla ricezione della documentazione aggiuntiva.
Se la verifica documentale ha esito negativo, a causa di documentazione incompleta, dichiarazioni false, mancato soddisfacimento dei requisiti, o indisponibilità a fornire la documentazione richiesta, si procede alla revoca parziale o totale del contributo e al recupero dell'indebito. Questo sistema di controlli garantisce l'integrità e la trasparenza del processo di erogazione dei contributi, prevenendo abusi e errori.
A seguire una Tabella che riassume le modalità di controllo per l'erogazione del contributo per colonnine di ricarica domestiche, al fine di garantire l'integrità e la trasparenza del processo di erogazione, contribuendo a prevenire frodi e abusi.
Numero |
Fase di Controllo |
Descrizione |
1 |
Verifica della Documentazione |
Assicurarsi che la documentazione presentata dai beneficiari sia completa e veritiera. Include dichiarazioni sostitutive di notorietà e la tracciabilità dei pagamenti. |
2 |
Requisiti e Condizioni |
Verificare il rispetto delle condizioni e dei requisiti tecnico-amministrativi definiti dal DPCM del 6 aprile 2022 e dal decreto del 12 giugno 2024. |
3 |
Procedure di Selezione per i Controlli |
I controlli sono effettuati a campione, limitati al 10% delle erogazioni. Se emergono irregolarità superiori al 30%, l'analisi si estende al 20% delle erogazioni. |
4 |
Conseguenze di un Esito Negativo |
In caso di documentazione incompleta, falsa, o non conforme ai requisiti, il contributo può essere revocato parzialmente o totalmente, con recupero dei fondi. |
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