Bonus chef ancora non operativo, ma arriva la proroga

Pubblicato il 28 febbraio 2022

La Legge di Bilancio 2021 (Legge n. 178/2020, articolo 1, commi da 117 a 123) ha introdotto una agevolazione per i cuochi professionisti presso alberghi e ristoranti, sia come lavoratori dipendenti che come lavoratori autonomi, anche in considerazione delle misure restrittive adottate a causa del COVID-19.

La misura va a completare la serie di sussidi stanziati per le attività ristorative Ho.Re.Ca. che sono stati introdotti con i vari decreti Ristori e che è proseguita anche con l’istituzione del Fondo Ristorazione Salva Made in Italy.

Il budget complessivo stanziato per la misura ammonta ad 1 milione di euro per il 2021 ed è stato già rinnovato per il biennio 2022-2023.

La disposizione normativa non ha trovato seguito in alcun decreto attuativo ed è rimasta quindi sospesa.

Era previsto, infatti, che entro il 2 marzo 2021 un decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali e con il Ministro dell’economia e delle finanze, avrebbe dovuto stabilire criteri e modalità di attuazione dell’agevolazione.

Dal 1° gennaio 2021 è passato più di un anno e, nel frattempo, non è arrivata alcuna istruzione operativa.

Dopo oltre sei mesi dalla scadenza del periodo di copertura fissato originariamente al 30 giugno 2021, l’articolo 18-quater della Legge di conversione del DL n. 228/2021 (Milleproroghe) ha sostituito la data iniziale, prorogandola al 31 dicembre 2022.

E’, dunque, prevista una nuova scadenza per il periodo di copertura della misura agevolativa; un prolungamento dell’arco temporale in cui è possibile sostenere le spese che danno diritto al credito d’imposta.

Ma vediamo, con ordine, come si articola il cosiddetto Bonus chef.

Bonus chef, a chi spetta il credito d’imposta

Secondo quanto sancito dalla Legge di bilancio 2021, l’agevolazione è destinata a cuochi professionisti presso alberghi e ristoranti:

L’unico reale requisito, quindi, è essere inquadrati nella mansione di cuoco professionale che lavora nelle cucine di alberghi e ristoranti, o dipendente o autonomo con partita IVA.

In cosa consiste l’agevolazione

Si tratta di un credito d’imposta per:

strettamente funzionali all'esercizio dell'attività, nella misura del 40% del costo delle spese sostenute tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022 (invece del termine originariamente previsto del 30 giugno 2021).

Nello specifico, sono ammesse all’agevolazione le spese sostenute per:

Il credito d’imposta spetta fino ad un massimo di 6.000 euro e, comunque, nel limite massimo di spesa complessivo di 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2021, 2022 e 2023.

L’agevolazione è da fruire nei limiti e nelle condizioni del Regolamento europeo sugli aiuti de minimis.

La proroga concessa dalla conversione in legge del Decreto Milleproroghe non è stata accompagnata da nessun ulteriormente stanziamento di risorse: c’è più tempo a disposizione, ma non ci sono più fondi da erogare.

Bonus chef, presentazione domande da definire

Per conoscere criteri, modalità e tempistiche per la presentazione delle domande si resta in attesa del decreto attuativo.

Al momento, è solo noto che gli importi del credito d’imposta si possono utilizzare in compensazione attraverso F24, sono esclusi da IRPEF e IRAP e non concorrono alla determinazione del rapporto di deducibilità.

Infine, il Bonus Chef 2021 potrà essere ceduto a terzi, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari.

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