Con l’approfondimento del 9 giugno 2022, la Fondazione Studi Consulenti del Lavoro rileva le principali criticità sulla nuova una tantum introdotta dagli articoli 31, 32 e 33 del decreto legge 17 maggio 2022, n. 50, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 114 del 17 maggio 2022.
Il bonus - pari ad euro 200,00 – è riconosciuto in favore dei lavoratori dipendenti o autonomi ed ai pensionati.
L'indennità da erogare ai lavoratori dipendenti potrà essere concessa una sola volta, anche nel caso in cui siano titolari di più rapporti di lavoro. I datori di lavoro dovranno porre attenzione agli eventuali e possibili plurimi riconoscimenti del bonus, in quanto tale situazione comporterebbe, inevitabilmente, recuperi in sede di controllo delle denunce mensili ai fini contributivi da parte dell’INPS.
Il beneficio in oggetto dovrà essere corrisposto ai lavoratori in busta paga nel mese di luglio 2022, a condizione che nel primo quadrimestre dell'anno gli stessi abbiano fruito della decontribuzione di 0,8 punti percentuali dell’aliquota contributiva a carico dei lavoratori dipendenti.
Tale criterio, però, non tiene conto della situazione economica personale del soggetto, a differenza del requisito reddituale richiesto per gli altri possibili beneficiari.
Inoltre, nei casi in cui il rapporto di lavoro dovesse cessare, il recupero del bonus non spettante sarà effettuato nei confronti del datore di lavoro, il quale avrà l'onere di recuperare l’indebito nei confronti dell'ex dipendente.
Un ulteriore criticità si ha in merito alle assunzioni a partire dal mese di maggio 2022, in cui il datore di lavoro non potrà conoscere gli elementi utili per la verifica del requisito di spettanza, ovvero il riconoscimento della decontribuzione per almeno una mensilità del primo quadrimestre 2022.
Ad oggi non è ancora disponibile il decreto ministeriale riguardante il Fondo a favore dei lavoratori autonomi e professionisti nonché i criteri e le modalità di erogazione dell’indennità.
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