Avvocatura: paralisi Giustizia, tenuta sociale a rischio

Pubblicato il 09 giugno 2020

Il Consiglio Nazionale Forense e l’Organismo Congressuale Forense, a mezzo dei rispettivi rappresentanti, hanno incontrato il Guardasigilli, Alfonso Bonafede, al tavolo ministeriale convocato il 5 giugno presso il Palazzo di via Arenula.

L’Avvocatura, in questa occasione, ha manifestato una particolare preoccupazione per la paralisi che sta attraversando la Giustizia.

CNF e OCF al Guardasigilli

In un momento tanto drammatico per l’Italia” – ha sottolineato – “la giustizia italiana ha raggiunto uno dei livelli più critici della storia repubblicana: è oggi paralizzata e quasi del tutto inaccessibile”.

Secondo CNF e OCF, tale situazione di stallo nei tribunali non può più trovare giustificazione e mette a rischio la tenuta socio-economica del Paese, “privato dal presidio imprescindibile della funzione giurisdizionale”. 

Per le due compagini, l’amministrazione della giustizia, a prescindere dalle esigenze della magistratura, degli avvocati e degli addetti agli uffici giudiziari, costituisce un presidio di democrazia che riguarda tutti i cittadini e il suo funzionamento incide sulle irrinunciabili aspettative “di essere tutelati, di veder riconosciuti i propri diritti in tempi accettabili e secondo la legge, e rappresenta il livello stesso di civiltà del Paese”.

Proprio per questo, il Consiglio nazionale forense e l’Organismo congressuale forense, nelle rispettive prerogative e ambiti, si sono impegnati ad assumere ogni iniziativa utile ad una concreta ripartenza della Giustizia, nell’interesse dei diritti dei cittadini.

E’ quanto si legge in un comunicato stampa congiunto diffuso il 5 giugno 2020 nei siti di CNF e OCF, dove viene sottolineato come, ragionevolmente, l’Avvocatura esiga la reale ripresa dell’attività giudiziaria, anche modificando la disciplina vigente.

In particolare, è stato chiesto al ministro Bonafede che si riparta immediatamente con la trattazione delle udienze in compresenza fisica - fatta eccezione per i casi in cui ciò sia motivatamente impossibile per esigenze di natura sanitaria – e, in alternativa, con le modalità telematiche già individuate “purché effettive e non pretesto di ingiustificati rinvii”.

OCF: Piano straordinario per la Giustizia

Nel frattempo, si segnala che l’Organismo Congressuale Forense ha messo a punto e diffuso, ieri 8 giugno, un documento “per la ripresa della Giustizia in Italia”, elaborato in esecuzione del “Manifesto dell’Avvocatura italiana per l’effettività della tutela dei diritti e per la salvaguardia della giurisdizione”, approvato dal Congresso Nazionale Forense il 6 aprile 2019.

Per il conseguimento degli obiettivi ivi fissati, l'OCF chiama al confronto tutte le istituzioni e le associazioni forensi, al fine di elaborare un Piano straordinario per la Giustizia.

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