Via libera del ministero della Giustizia alle Linee guida per la formazione specialistica degli avvocati.
Si tratta delle regole del percorso formativo utile ai fini del conseguimento del titolo di avvocato specialista, messe a punto dalla commissione permanente istituita presso il ministero di Via Arenula.
Il predetto percorso formativo, quale fondamento dell’acquisizione del titolo, consiste nella frequenza degli appositi corsi di specializzazione, organizzati dalle Università in collaborazione con il Consiglio Nazionale Forense, i Consigli dell’Ordine e le associazioni specialistiche maggiormente rappresentative.
In primo luogo, il compendio richiama il Regolamento sulle specializzazioni forensi, rammentando che il singolo corso di specializzazione deve avere una durata almeno biennale e non inferiore a 200 ore complessive; è prevista, inoltre, la frequenza obbligatoria, dovendosi assicurare la misura minima dell'80 % della durata del corso.
Le lezioni devono svolgersi, per un tempo non inferiore a 100 ore, nella modalità della didattica frontale mentre per le ore rimanenti, sarà possibile utilizzare anche modalità diverse, come didattica telematica a distanza, laboratori, modalità mista.
Tra le indicazioni sui programmi, viene precisato che il corso relativo ai settori diritto civile, penale e amministrativo deve prevedere:
Il corso relativo agli altri settori di specializzazione (diritto del lavoro, tributario, internazionale, diritto dell’Unione europea, dei trasporti e della navigazione, della concorrenza, dell’informazione, dell’informatica e della protezione dei dati personali, della persona, delle relazioni familiari e dei minorenni, tutela dei diritti umani e protezione internazionale, diritto dello sport) deve prevedere:
Tutti i programmi, in ogni caso, dovranno trattare le seguenti materie:
I possibili corsi biennali specializzanti sono 36: vale a dire, i singoli indirizzi dei tre macro-settori (diritto civile, diritto penale e diritto amministrativo), oltre ai settori non suddivisi in indirizzi (quali diritto del lavoro, tributario, famiglia etc.).
Tra le ulteriori indicazioni circa indirizzi e settori viene precisato che:
Da segnalare che al termine del primo anno di corso è previsto che venga organizzata almeno una prova intermedia, sia scritta che orale.
Parimenti, al termine del secondo anno di corso, è prevista una prova finale, anch'essa scritta e orale, volta ad accertare l’adeguato livello di preparazione del candidato.
Per l’avvocato che non abbia superato la prova finale, in ogni caso, viene fatta salva la possibilità di iscriversi nuovamente allo stesso o ad altro corso di specializzazione.
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