Assegno unico e universale, chiarimenti dall’Inps

Definiti dall’Inps, con circolare n. 41 dello scorso 7 aprile, alcuni aspetti relativi alle modifiche intervenute a seguito della legge di Bilancio 2023 in tema di corresponsione dell’assegno unico ed universale.

Vediamo di che si tratta.

AUU, le modifiche della legge di Bilancio

La legge n. 197/2022 incrementa, infatti, dal 1° gennaio 2023 gli importi spettanti ai figli minori entro il primo anno di vita e quelli per i nuclei familiari numerosi stabilizzando, inoltre, gli aumenti effettuati nel 2022 in favore dei figli disabili maggiorenni e l’incremento dell’eventuale maggiorazione disposta in via transitoria per i nuclei con figli disabili.

Per effetto degli interventi attuati, quindi, dalla mensilità di gennaio 2023 sono stati incrementati del 50% gli importi per i figli a carico di età inferiore a un anno e per i nuclei familiari con almeno tre figli, per ciascun figlio nella fascia di età da uno a tre anni, con ISEE non superiore alla soglia di 40.000 euro.

Gli importi spettanti per il 2023 e le relative soglie ISEE aggiornate sulla base del comunicato ISTAT del 17 gennaio 2023 sono riportate nell’allegato n. 1 della circolare.

Permessi di soggiorno validi per la percezione dell’Assegno unico e universale

Con il precedente messaggio n. 2951/2022 l’Istituto ha fornito chiarimenti in merito ai titoli di soggiorno validi ai fini del diritto all’Assegno unico e universale, alla luce di quanto disposto dall’art. 3 del D.Lgs. n. 230/2021, integrando quanto indicato con la circolare n. 23/2022.

Al riguardo, previo parere espresso in tal senso dal Ministero del Lavoro, viene precisato che tra i permessi di soggiorno che permettono di percepire l’Assegno unico e universale rientra anche quello per protezione temporanea rilasciato alle persone provenienti dall’Ucraina in conseguenza della guerra in corso, la cui validità è stata prorogata al 31 dicembre 2023.