Con l'avvicinarsi del termine prorogato dalla Legge di bilancio 2017 per usufruire dell'agevolazione fiscale dell'assegnazione agevolata dei beni ai soci, è allo studio la possibilità di una riapertura delle suddette cessioni agevolate.
È stato il ministro dell'Economia Padoan, rispondendo ad un'interrogazione parlamentare alla Camera, a far intravedere la possibilità di emanare la proroga già prima della scadenza del 30 settembre.
Al question time, infatti, il Ministro ha detto che i tecnici del MEF sono al lavoro per misurare la platea dei soggetti ancora interessati all’assegnazione agevolata ai soci e, di conseguenza, capirne gli effetti sulla finanza pubblica.
Ciò, in quanto l'assegnazione agevolata di beni ai soci, come molte altre agevolazioni fiscali a tempo, produce una sorta di effetto finanziario altalenante dato che aumenta la base imponibile nell'immediato, mentre evidenzia una flessione delle operazioni nel momento in cui si torna al regime ordinario.
Si ricorda che tale regime agevolativo è volto ad offrire l’opportunità di estromettere dal regime d’impresa, a condizioni fiscali meno onerose di quelle ordinarie, quegli immobili per i quali non si presentano condizioni di impiego profittevoli.
Ora non resta che vedere in che modo, eventualmente, stabilizzare l'agevolazione ancora per un po'. La nuova proroga, infatti, potrebbe essere sancita dalla nuova Manovra finanziaria oppure rientrare nel decreto fiscale collegato, quindi senza riuscire ad anticipare il termine del 30 settembre.
Analogamente per il 2017, è stata la Legge di bilancio n. 232/2016 a riaprire ex post i termini dell’agevolazione, che era terminata il 30 settembre 2016.
Tra gli interessati aumenta, invece, la richiesta di quanti vorrebbero che la misura agevolativa divenisse strutturare, non solo per evidenti ragioni di natura tributaria, ma anche economiche.
Infatti, l'assegnazione agevolata dei beni ai soci ha anche ripercussioni civilistiche, in quanto favorisce la separazione di patrimoni immobiliari intestati a società o consente di accelerare la chiusura delle società in liquidazione proprietarie di immobili.
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