Appalti, dall’Anac il primo bando soprasoglia

Pubblicato il 17 luglio 2023

Dal 1° luglio 2023 è efficace il nuovo codice degli appalti (D.Lgs. n. 36/2023), le cui disposizioni sono entrate in vigore il 1° aprile 2023; un testo corposo e di ampia portata, che consta di 229 articoli e 38 allegati, volto a riordinare ed innovare una materia di fondamentale rilevanza per l’andamento dell’economia nazionale in un’ottica di sempre maggiore efficienza e, al contempo, di snellimento della procedure.

In tale contesto l’Anac ha approvato con delibera n. 309 del 27 giugno 2023, pubblicata nella G.U. n. 163 del 14 luglio 2023, il Bando tipo n. 1/2023 per l’affidamento dei contratti pubblici di servizi e forniture soprasoglia (ovvero tra i 140.000 e i 215.000 euro) con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa e sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo.

Scopo della delibera

In attuazione dell’art. 222, comma 2, del codice degli appalti, l’Anac ha proceduto dunque ad adottare uno schema di bando tipo per agevolare le stazioni appaltanti nella fase di prima applicazione del nuovo codice, per evitare un eventuale rallentamento delle procedure e l’adozione di comportamenti difformi da parte delle stesse.

La delibera, considerata la particolare rilevanza dell’atto, è il frutto di un apposito gruppo di lavoro istituito presso l’Anac, cui hanno preso parte rappresentanti di Consip, Invitalia, Itaca e della Fondazione IFEL ed entra in vigore il giorno della pubblicazione sul sito istituzionale dell’Autorità, vale a dire il 7 luglio 2023.

Vediamo come si articola il bando, rinviando per una disamina completa del nuovo codice degli appalti all’articolo “Appalti pubblici: al via il nuovo codice tra novità e conferme”

Bando tipo n. 1, articolazione

L’articolazione del bando è molto analitica, proprio per assistere le stazioni appaltanti in modo puntuale e dettagliato in ordine ai vari aspetti problematici che dovessero presentarsi; in particolare, i punti sviluppati sono:

Struttura e compilazione

Avendo quindi come scopo principale la chiarezza e lo snellimento della consultazione del bando, le parti indicate con carattere normale rappresentano l’ipotesi base di formulazione, all’interno della quale sono invece evidenziate le parti variabili mediante il ricorso al corsivo o alle parentesi quadre.

La compilazione degli spazi lasciati liberi è a cura della stazione appaltante e in essi, sempre evidenziati tra parentesi quadre, sono riportati esempi o descrizioni di come potrebbe essere riempito un determinato spazio.

Esempio: «Ai fini della partecipazione alla presente procedura, ogni operatore economico deve dotarsi, a propria cura, spesa e responsabilità della strumentazione tecnica ed informatica conforme a quella indicata nel presente disciplinare e nel documento … [indicarne il nome, ad esempio Condizioni generali di utilizzo della Piattaforma per gare telematiche o Regolamento tecnico], che disciplina il funzionamento e l’utilizzo della Piattaforma».

Le clausole alternative sono invece segnalate dalle espressioni: [o in alternativa] o [oppure], restando alla stazione appaltante la facoltà di scegliere la clausola ritenuta più opportuna.

Le clausole eventuali e facoltative sono precedute dalle espressioni [Facoltativo], [Se richiesto…], [In caso di …] etc.

Le restanti parti sono invece vincolanti.

In appositi riquadri contrassegnati dall’annotazione "N.B.": ... sono riportate indicazioni operative utili per la stesura del disciplinare, che però andranno omesse nella compilazione.

Revisione dei prezzi

Il bando contiene, infine, anche un paragrafo dedicato alla revisione dei prezzi in base al quale, qualora nel corso di esecuzione del contratto si determini un aumento o una diminuzione del costo del servizio superiore al 5% dell'importo complessivo, i prezzi sono aggiornati nella misura dell'80% della variazione stessa in relazione alle prestazioni ancora da eseguire.

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