Antiriciclaggio, si allunga la white list dei Paesi extraUe
Pubblicato il 13 maggio 2015
Aggiornato l’elenco predisposto dal ministero dell’Economia con decreto del 1° febbraio 2013, relativo alla lista dei
paesi extracomunitari da considerare equivalenti ai fini della normativa antiriciclaggio e, dunque, rispettosi dei principi imposti dalla Direttiva
2005/60/Ce.
L'allungamento della lista è avvenuto ad opera del nuovo decreto
Mef del 10 aprile 2015, pubblicato sulla “
Gazzetta Ufficiale” n. 108 del 12 maggio.
La
nuova lista dei paesi facenti parte della cosiddetta
white list antiriciclaggio, che impone obblighi equivalenti, è operativa dal giorno 13 e ricomprende in essa Stati extracomunitari come: Australia; Brasile; Canada; Hong Kong; India; Giappone; Repubblica di Corea, Messico; Singapore; Stati Uniti d’America; Repubblica del Sudafrica; Svizzera; Repubblica di San Marino (art. 1 DM).
Per effetto del nuovo provvedimento la lista dei paesi adeguati si allunga di molto rispetto a quella stilata nel 2013, pertanto ora tutti gli
Stati elencati – dal momento che impongono obblighi equivalenti alla normativa comunitaria in materia di prevenzione dell'uso del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo –
possono beneficiare delle semplificazioni internazionali sulla adeguata verifica dei clienti.
Ciò vuol dire che, dal giorno successivo alla pubblicazione del nuovo decreto ministeriale, i rapporti tra gli enti finanziari stabiliti nei Paesi della lista saranno assoggettati a regole meno complesse per quanto riguarda l'adeguata verifica dei loro clienti. I rapporti tra i soggetti sottoposti agli obblighi di identificazione e registrazione diverranno così più semplici.