Il MiSE concede più tempo alle imprese per beneficiare dell’agevolazione a sostegno della realizzazione nelle regioni meno sviluppate di programmi di investimento innovativi coerenti con il Piano nazionale Impresa 4.0, diretti a favorire la transizione delle piccole e medie imprese verso la «Fabbrica intelligente».
Con decreto del 13 novembre 2019, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 6 del 9 gennaio 2020, si apportano modifiche al precedente provvedimento del 9 marzo 2018, stabilendo un termine più lungo per la rendicontazione dei programmi di investimento agevolati.
Il MiSE ha istituito un regime di aiuto in favore di programmi di investimento innovativi, coerenti con il Piano nazionale Impresa 4.0, per favorire il miglioramento competitivo delle Pmi operanti nei territori delle regioni meno sviluppate (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia).
Ad essere agevolati sono programmi che prevedono la realizzazione di investimenti innovativi che consentano l'interconnessione tra componenti fisiche e digitali del processo produttivo, innalzando il livello di efficienza e di flessibilità nello svolgimento dell'attività economica, con conseguente riduzione dei costi o incremento del livello qualitativo dei prodotti.
Rientrano nell’agevolazione le spese relative all'acquisto di nuove immobilizzazioni materiali e immateriali, riguardanti macchinari, impianti e attrezzature strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento sopracitati, nonché programmi informatici e licenze correlati all'utilizzo dei predetti beni materiali.
Il decreto 9 marzo 2018 dispone che le imprese possono presentare le richieste di erogazione per stato di avanzamento anche sulla base di titoli di spesa non quietanzati attraverso l'utilizzo di un conto corrente vincolato; a tal fine, si richiede che la banca aderisca ad una convenzione con il MiSE. E’ stato stabilito che la prima richiesta di erogazione per stato di avanzamento deve essere presentata, pena la revoca delle agevolazioni, entro 120 giorni dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni.
Si è preso atto, però, che i tempi per l’adesione delle banche alla convenzione in parola si sono prolungati, dando luogo a delle difficoltà, da parte delle imprese beneficiarie, ad accedere a tale opzione e, di conseguenza, alla realizzazione degli investimenti.
Pertanto, per consentire ad un numero maggiore di imprese di partecipare all’agevolazione, il decreto 13 novembre 2019 porta il termine di 120 giorni, per la presentazione della prima richiesta di erogazione a stato di avanzamento, a 210 giorni dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni.
E’ rimasto invariato il termine previsto dal decreto 9 marzo 2018 per l'ultimazione del programma di investimento.
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