Il periodo di giugno-luglio, come ogni anno, è caratterizzato da una serie di adempimenti fiscali (tra dichiarazioni, versamenti e comunicazioni) che vedono coinvolti professionisti e contribuenti.
Gli adempimenti principali consolidati riguardano il versamento delle imposte locali prima (acconto Imu e Tasi al 17 giugno), e successivamente, il versamento delle imposte che risultano dalle dichiarazioni dei redditi (per chi presenta il modello Redditi), quindi il saldo 2018 e l’acconto 2019 ad inizio luglio.
Oltre alle consuete scadenze fiscali, quest’anno, il periodo di inizio estate sarà caratterizzato, rispetto allo scorso anno, da alcune importanti novità che rivoluzioneranno gli adempimenti del contribuente e si sovrapporranno ai consueti “appuntamenti” con il fisco.
Un elemento purtroppo da mettere sempre in conto è l’incertezza di alcune scadenze in quanto, ad esempio, entro il prossimo 30 giugno il Parlamento dovrà convertire in legge il decreto Crescita (D.L. 34/2019) e, oltre ai probabili ritocchi alle norme, è possibile che siano previste delle proroghe come quella dell’invio delle dichiarazioni dei redditi, che potrebbe slittare al 30 novembre, e al 31 dicembre la dichiarazione Imu-Tasi.
Non solo scadenze ma anche molte altre novità fiscali interesseranno i contribuenti; per citarne alcune, da luglio si parte con la prima fase della memorizzazione e trasmissione elettronica dei corrispettivi, entreranno a regime le sanzioni per la fatturazione elettronica ed entrerà in vigore l’obbligatorietà del processo tributario telematico.
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