ADC-ANC, Bonus Sud. Percorso a ostacoli

Pubblicato il 10 settembre 2019

A pochi mesi di distanza dalla circolare operativa dell’INPS, che ha dato il definitivo via libera alla fruizione dell’incentivo contributivo per le aziende del Mezzogiorno (cd. “Bonus Sud”), si sono manifestate le prime problematiche evidenziate dall’Associazione dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (ADC) e dall’Associazione Nazionale Commercialisti (ANC) nel comunicato stampa congiunto del 9 settembre 2019.

Le questioni che stanno provocando non pochi problemi in capo agli operatori del settore sono principalmente due:

Bonus Sud, DID non aggiornata presso l’ANPAL

Come per le passate edizioni del “Bonus Sud”, molte istanze di accesso risultano a tutt’oggi sospese per due motivi:

Al riguardo, si ricorda come la prima delle due questioni sia stata risolta negli anni passati inviando materialmente all’ANPAL le DID non presenti negli archivi.

Ora si aggiunge l’ulteriore questione legata all’avvenuta cancellazione d’ufficio di tutti quei lavoratori assunti ad inizio 2019 la cui domanda di agevolazione è stata presentata dopo 6 mesi la data di avviamento. In tali casi la normativa sul mantenimento dello status di disoccupazione prevede l’automatica cancellazione del lavoratore occupato da più di sei mesi e, di conseguenza, all’atto dell’interrogazione da parte dell’INPS del sistema per la verifica dei requisiti, la DID del lavoratore non è più presente.

In questi casi, l’INPS sta restituendo “esito KO temporaneo” alle istanze protocollate invitando le aziende a consultare quotidianamente lo stato della pratica, con espressa indicazione che l’istanza rimane valida per un periodo di 30 giorni, trascorso il quale la stessa decade.

Bonus Sud, esaurimento dei fondi stanziati

Altra problematica rilevata è il presunto esaurimento delle risorse finanziarie. L’INPS, infatti, sta respingendo - anche qui con “esito KO temporaneo” - le istanze presentate dopo la prima settimana di agosto relative alle assunzioni e trasformazioni realizzate dal 1° maggio 2019 a causa della mancanza di risorse. Tuttavia, dalla consultazione dell’apposita query prevista sul modulo ex DIRESCO, alla data del 5 settembre 2019 sul fondo stanziato dal Decreto ANPAL del 12.07.2019 residuavano 90.290.268,57 euro. Diversamente, sul PON “Sistemi di Politiche Attive per l’Occupazione” (PON-SPAO) e POC “Sistemi di Politiche Attive per l’Occupazione 2014 – 2020” (POC-SPAO), stanziato dal Decreto ANPAL del 19.04.2019, risultavano 4,83 euro.

Secondo i Dottori Commercialisti, la conseguenza paradossale di tale situazione è che, al momento, non sono autorizzate le domande di agevolazione relative a nuove assunzioni e/o trasformazioni di rapporti di lavoro avvenute dal 1° maggio e presentate dallo scorso mese di agosto – i cui fondi stanziati dal Decreto ANPAL del 19.04.2019 sono esauriti - mentre restano inutilizzate ingenti somme relative a quei rapporti instaurati o trasformati nel primo trimestre 2019 già finanziati con il Decreto ANPAL del 12.07.2019.

La conseguenza di tali situazioni mette a serio rischio la solidità finanziaria ed organizzativa dei datori di lavoro costretti a versare contribuzioni non dovute per lunghi periodi e a visionare quotidianamente i database INPS e ANPAL.

Infine, i professionisti chiedono all’INPS e all’ANPAL quali siano i provvedimenti che intendono adottare per assicurare a tutti gli aventi diritto l’accesso al beneficio, nonché per garantire il pieno utilizzo di tutte le risorse stanziate.

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