Accomodamento ragionevole e inclusione sociale dei disabili: cosa cambia

Pubblicato il 15 maggio 2024

Novità per i diritti e il sostegno dei disabili: entra infatti in vigore il 30 giugno 2024 il decreto legislativo n. 62 del 3 maggio 2024, che stabilisce un quadro normativo rinnovato, inteso a migliorare la loro qualità della vita e a rimuovere gli ostacoli per attivare i sostegni utili al pieno esercizio, su base di uguaglianza, delle libertà e dei diritti civili e sociali nei vari contesti di vita.

Il tanto atteso decreto legislativo è dunque volto a garantire, in coerenza con la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità del 13 dicembre 2006 e ratificata con legge 3 marzo 2009, n. 18, l'effettivo e pieno accesso al sistema dei  servizi, delle prestazioni, dei supporti, dei benefici e delle agevolazioni, anche attraverso il ricorso all'accomodamento ragionevole e al progetto di vita individuale, personalizzato e partecipato secondo i principi  di autodeterminazione e non discriminazione. 

La normativa introduce definizioni e criteri aggiornati per identificare la condizione di disabilità, distaccandosi da visioni obsolete e più limitative: vediamo di che si tratta

Definizioni

Le parole sono importanti perché stanno alla base delle relazioni umane, e spesso l’uso di un termine al posto di un altro nasconde qualcosa che va oltre il mero dato letterale: ecco dunque che l’articolo 2 del decreto legislativo n. 62 del 3 maggio 2024 apporta significative modifiche in alcune definizioni chiave.

Vediamone alcune.

Condizione di disabilità: duratura compromissione fisica, mentale, intellettiva, del neurosviluppo o sensoriale che, in interazione con barriere di diversa natura, può ostacolare la piena ed effettiva partecipazione nei diversi contesti di vita su base di uguaglianza con gli altri.

Persona con disabilità: la parola “handicap”, ovunque ricorrente nella legge 5 febbraio 1992, n. 104, è sostituita con “disabilità”.

Si parla dunque ora di persona con disabilità a proposito di chi presenta durature compromissioni fisiche, mentali, intellettive o sensoriali che possono ostacolare la piena ed effettiva partecipazione nei diversi contesti di vita su base di uguaglianza con gli altri, accertate all'esito  della valutazione di base.

Duratura  compromissione: compromissione derivante da qualsiasi perdita, limitazione o anomalia a carico di strutture o di funzioni corporee che persiste nel tempo o per la quale è possibile una regressione o attenuazione solo nel lungo periodo.

Profilo di funzionamento: descrizione dello stato di salute di una persona correlato all'età, alla condizione di salute, ai fattori personali e ai determinanti di contesto, che può ricomprendere anche il profilo  di funzionamento ai fini scolastici.

Sostegni: servizi, interventi,prestazioni e benefici individuati a conclusione dell'accertamento della condizione di disabilità e nel progetto di vita per migliorare le capacità della persona e la sua inclusione, nonché per contrastarne la restrizione nella partecipazione sociale.

Piano  di  intervento: documento di pianificazione e di coordinamento dei sostegni individuali  relativi  ad  un'area di intervento.

Valutazione  di  base: procedimento volto ad accertare strumenti tecnici operativi di valutazione, la condizione di disabilità ai fini dell'accesso al sostegno.

Valutazione multidimensionale: procedimento volto a delineare il profilo di funzionamento della persona disabile all'interno dei suoi contesti di vita e a definire gli
obiettivi a cui deve essere diretto il progetto di vita.

Progetto di vita: progetto individuale, personalizzato e partecipato della persona con  disabilità diretto ad individuare i sostegni per consentire alla persona stessa di migliorare
la  qualità della propria vita.

Domini della qualità di vita: ambiti o dimensioni rilevanti nella vita di una persona con disabilità valutabili con appropriati indicatori.

Valutazione di base: come funziona

Uno degli aspetti fondamentali introdotti dal decreto legislativo 3 maggio 2024, n. 62 è il procedimento di valutazione di base, pietra angolare nel riconoscimento e nel sostegno delle persone con disabilità.

La valutazione di base è progettata per essere un processo inclusivo e multidimensionale che va oltre il tradizionale esame medico, considerando le interazioni tra le condizioni di salute della persona e il suo ambiente.

Il processo di valutazione di base è innanzitutto orientato a stabilire se una persona rientri nella definizione di disabilità secondo i criteri del decreto, utilizzando la Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute (ICF).

Questo approccio sostituisce la visione più limitata e medico-centrica precedentemente adottata, promuovendo un'analisi più complessa e completa che considera anche barriere ambientali e sociali che possono influenzare la vita quotidiana dell'individuo.

Durante la valutazione di base, gli esperti non si limitano infatti a diagnosticare le condizioni di salute fisica o mentale ma esaminano anche come queste condizioni interagiscano con vari fattori esterni, quali ad esempio le barriere architettoniche, l'accessibilità ai mezzi di trasporto, l'istruzione e l'ambiente lavorativo.

L'obiettivo è identificare tutti gli aspetti che possono limitare la partecipazione attiva della persona nella società e determinare il livello di supporto e le misure di accomodamento ragionevole necessarie.

Per garantire l'efficacia di questo processo, la valutazione di base è condotta da una commissione multidisciplinare che include, oltre ai medici, anche professionisti con competenze in ambito psicologico e sociale.

Questo team collabora per creare un profilo dettagliato del funzionamento della persona, analizzando le sue capacità e le sue limitazioni in vari ambiti della vita.

Il certificato risultante dalla valutazione di base ha una validità permanente, a meno che non si verifichino cambiamenti significativi nello stato di salute o nelle condizioni di vita dell'individuo, cosa che può richiedere una revisione del certificato.

La certificazione è fondamentale perché garantisce l'accesso a una vasta gamma di servizi e supporti, inclusi quelli educativi, lavorativi e sociali, facilitando l'integrazione e migliorando la qualità della vita delle persone con disabilità.

Inoltre, la valutazione di base è alla base anche dell'elaborazione di un "progetto di vita" personalizzato, che mira a sostenere l'individuo nel raggiungere i propri obiettivi personali, educativi e professionali.

Accomodamento ragionevole

Il concetto di accomodamento ragionevole rappresenta un principio fondamentale per promuovere l'inclusione effettiva delle persone con disabilità nelle diverse aree della società: si tratta di garantire che individui con disabilità possano godere di pari opportunità nell'accesso a servizi, opportunità lavorative, istruzione e partecipazione sociale.

L'accomodamento ragionevole consiste in modifiche e adattamenti necessari e appropriati che non impongono un onere sproporzionato né alterano in modo significativo la natura di un servizio o di un'attività.

Questo può includere la modifica di ambienti lavorativi, l'adattamento di orari lavorativi, l'utilizzo di tecnologie assistive, l'adeguamento di procedure e criteri, e la fornitura di ausili e servizi di supporto personalizzati.

L’articolo 17 del decreto, che inserisce l’articolo 5 bis della legge n. 104 del 1992, dispone dunque che ove l'applicazione delle disposizioni di legge non garantisca alle persone con disabilità il godimento e l'effettivo esercizio di tutti i diritti umani e delle libertà fondamentali, l'accomodamento ragionevole, ai sensi dell'articolo 2 della Convenzione delle Nazioni Unite del 13 dicembre 2006, individua le misure e gli adattamenti necessari che non impongano un onere sproporzionato o eccessivo al soggetto obbligato.

La persona con disabilità, l'esercente la responsabilità genitoriale in caso di minore, il tutore o l'amministratore di sostegno se dotato dei poteri, possono richiedere alla   pubblica amministrazione, ai concessionari di pubblici servizi e ai soggetti privati l'adozione di un accomodamento ragionevole, anche formulando una proposta. 

L'accomodamento ragionevole deve risultare:

rispetto all'entità della tutela da accordare e alle condizioni di contesto nel caso concreto, nonché compatibile con le risorse effettivamente disponibili allo scopo. 

FAQ

  1. Qual è il contenuto del decreto legislativo 3 maggio 2024, n. 62?

    Il decreto definisce nuovi standard e procedure per il riconoscimento e il sostegno delle persone con disabilità e stabilisce criteri aggiornati per la valutazione della disabilità e introduce misure per migliorare l'accessibilità e l'inclusione sociale.
  2. Quando entra in vigore il decreto?

    Il decreto entra in vigore il 30 giugno 2024.
  3. Quali sono le principali novità introdotte dal decreto?

    Tra le novità principali ci sono: l'introduzione della valutazione multidimensionale, l'obbligo di accomodamento ragionevole, la semplificazione delle procedure di certificazione e l'adozione di progetti di vita individualizzati.
  4. Cos'è l'accomodamento ragionevole secondo il decreto?

    L'accomodamento ragionevole è un obbligo per le istituzioni pubbliche e private di modificare e adattare le loro strutture, programmi e procedure per garantire che le persone con disabilità possano accedere e partecipare attivamente alla società su una base di uguaglianza con gli altri.
  5. Come viene determinata la condizione di disabilità secondo il nuovo decreto?

    La condizione di disabilità viene determinata attraverso una valutazione multidimensionale che considera non solo l'aspetto medico ma anche le barriere sociali, ambientali e personali che la persona può incontrare.
  6. Quali sono i benefici di un progetto di vita personalizzato?

    I progetti di vita personalizzati permettono alle persone con disabilità di sviluppare le proprie potenzialità e di vivere una vita piena e indipendente, con sostegni personalizzati che rispondono specificamente alle loro esigenze.
  7. Come posso accedere ai servizi e ai sostegni previsti dal decreto?

    Le persone con disabilità possono accedere ai servizi e ai sostegni previsti dal decreto tramite le nuove procedure di certificazione e valutazione. È importante consultare l'ufficio locale dell'Inps o i servizi sociali comunali per informazioni specifiche sulla procedura di domanda.

Le novità in sintesi

Novità del decreto legislativo

Descrizione

Definizione aggiornata di disabilità

Adozione della Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute (ICF), per una definizione più ampia e inclusiva della disabilità.

Valutazione multidimensionale

Introduzione di procedure di valutazione che considerano non solo l'aspetto medico, ma anche le barriere sociali, ambientali e personali.

Accomodamento ragionevole

Obbligo per le istituzioni pubbliche e private di adattare strutture e programmi per assicurare l'accessibilità e la partecipazione attiva delle persone con disabilità.

Progetti di vita individualizzati

Promozione di progetti di vita personalizzati e partecipati che consentono alle persone con disabilità di sviluppare le proprie potenzialità in contesti di vita scelti liberamente.

Supporti personalizzati

Sviluppo di sostegni specifici, sia formali che informali, basati sulle necessità individuali valutate attraverso il processo di valutazione multidimensionale.

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