Con ordinanza del 24 settembre 2024, il Tribunale di Firenze, Terza sezione penale, ha rimesso alla Corte Costituzionale una questione di legittimità costituzionale relativa all'abrogazione dell'articolo 323 del codice penale, vale a dire il reato di abuso d'ufficio.
Abrogazione che, si rammenta, è di recente intervenuta mediante la Legge n. 114/2024.
La questione di legittimità è emersa nell'ambito di un causa particolarmente complessa, con imputati coinvolti in vari reati contro la pubblica amministrazione
E' stato chiesto, in particolare, se l’abrogazione dell'art. 323 c.p. sia contraria agli artt. 11 e 117 della Costituzione italiana, in relazione alla Convenzione di Merida del 2003 contro la corruzione.
Viene anche considerata la violazione dell'art. 97 della Costituzione relativo al buon andamento e imparzialità della pubblica amministrazione.
Nel contesto del giudizio penale è stato rilevato come la Convenzione di Merida imponga agli Stati firmatari obblighi specifici per mantenere misure penali contro l'abuso di funzioni da parte di pubblici ufficiali.
L'abrogazione della norma italiana sarebbe in contrasto con tali obblighi, configurando una violazione del diritto internazionale.
Secondo quanto evidenziato, l'abrogazione dell’art. 323 c.p. riduce drasticamente la possibilità di perseguire penalmente condotte di abuso d’ufficio, creando un vuoto normativo non compensato da altre misure legislative.
Quanto detto potrebbe compromettere il principio di imparzialità e buon funzionamento della pubblica amministrazione.
Il Tribunale ha ritenuto la questione di legittimità costituzionale non manifestamente infondata e, pertanto, ha sospeso il giudizio principale, disponendo la trasmissione degli atti alla Corte Costituzionale per una decisione in merito.
Tabella di sintesi dell'ordinanza
Sintesi del Caso | Questione Dibattuta | Soluzione del Tribunale |
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Il Tribunale di Firenze esamina un procedimento penale contro diversi imputati per reati contro la pubblica amministrazione. Durante il processo, emerge l'abrogazione dell'art. 323 c.p. (abuso d'ufficio), sollevando dubbi di costituzionalità. | La legittimità costituzionale dell’abrogazione dell'art. 323 c.p. viene messa in discussione in relazione agli obblighi internazionali derivanti dalla Convenzione di Merida e ai principi costituzionali italiani. | Il Tribunale ha sospeso il giudizio e ha rimesso la questione alla Corte Costituzionale, ritenendo la questione di legittimità costituzionale non manifestamente infondata. La Corte è chiamata a valutare se l'abrogazione dell'art. 323 c.p. violi gli obblighi internazionali e i principi costituzionali. |
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