I voucher sono nati con la c.d. Legge Biagi con la finalità di far emergere il lavoro nero che è tipico di prestazioni lavorative meramente occasionali - come la vendemmia, il baby sitting, piccoli interventi di manutenzione domestica - svolte da una ristretta cerchia di categorie come studenti, pensionati, disabili, disoccupati da oltre un anno, soggetti in comunità di recupero, lavoratori extracomunitari regolarmente soggiornanti in Italia nei sei mesi successivi alla perdita di lavoro.
La loro evoluzione ne ha cambiato completamente la modalità di utilizzo e per modificare lo stato attuale delle cose, oltre al referendum per abolirli, vi è anche una proposta di legge sottoscritta da 106 deputati in discussione alla Commissione Lavoro della Camera dei Deputati che ha svolto le necessarie audizioni, che vuole recuperare il riferimento alla prestazione "meramente occasionale".
Come dichiarato da Cesare Damiano, in tal modo il voucher riacquisterebbe il suo senso, ovvero far emergere prestazioni lavorative destinate, altrimenti, a scomparire nel pozzo del lavoro nero e far sì che il lavoratore usufruisca dei contributi previdenziali e della copertura INAIL anche svolgendo queste piccole prestazioni.
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