La Convenzione in materia fiscale, stipulata il 1° aprile 2015, tra la Repubblica italiana e lo Stato della Città del Vaticano è entrata in vigore il 18 ottobre 2016.
Prontamente, dopo lo scambio delle ratifiche tra le parti contraenti, lo Stato del Vaticano e l'Amministrazione finanziaria italiana hanno pubblicato i provvedimenti di attuazione dell’accordo internazionale, con i quali i soggetti interessati possono effettuare la voluntary disclosure e così regolarizzare la loro posizione nei confronti del Fisco, avvalendosi di una procedura che ha effetti analoghi alla sanatoria disciplinata dalla Legge n. 186/2014 per le annualità d’imposta fino al 2015.
Il nuovo accordo, oltre a promuovere lo scambio di informazioni ai fini fiscali tra i due Stati, istituisce anche un sistema semplificato di tassazione dei proventi e delle attività finanziarie detenute da specifiche categorie di soggetti residenti in Italia presso enti che svolgono professionalmente un’attività finanziaria in territorio Vaticano.
Con provvedimento n. prot. 2016/171521, l'Agenzia delle Entrate ha approvato, insieme alle relative istruzioni, i modelli di istanza di definizione per le persone fisiche e per gli enti specifici, che consentono ai contribuenti interessati di regolarizzare le proprie posizioni fiscali per tutti i periodi d'imposta ancora accertabili alla data di entrata in vigore della Convenzione. Il provvedimento si compone di quattro allegati.
I soggetti Interessati sono le persone fisiche e gli enti individuati specificamente nella Convenzione (soprattutto religiosi, ordini e personale vaticano), che dovranno presentare un’istanza per avvalersi di questa procedura dedicata entro 180 giorni dall’entrata in vigore della Convenzione all’Istituto Opere di Religione (IOR). A sua volta, tale Istituto dovrà provvedere alla trasmissione telematica all’Agenzia delle Entrate entro il 270° giorno dall’entrata in vigore della Convenzione.
La regolarizzazione è ammessa solo se l’istanza viene ricevuta dalle Entrate prima che il contribuente abbia avuto formale conoscenza di accessi, ispezioni, verifiche o dell’inizio di qualunque attività di accertamento amministrativo o di procedimenti penali, per violazioni di norme tributarie.
Con altro provvedimento del 18 ottobre 2016, il n. prot. 2016/171514, l'Agenzia delle Entrate disciplina gli adempimenti inerenti le modalità di determinazione e versamento del nuovo sistema di tassazione dei proventi e delle attività finanziarie detenute presso enti che svolgono professionalmente un’attività di natura finanziaria nella Città del Vaticano da parte di soggetti residenti in Italia.
Nello specifico, l'Agenzia individua le modalità di versamento delle imposte dovute ai sensi dell’articolo 2 della Convenzione, che dovranno effettuare gli enti e il rappresentante fiscale ivi indicati e individua il sistema di tassazione applicabile nel periodo d’imposta in corso alla data di entrata in vigore della stessa.
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