Voluntary disclosure, online la versione definitiva del modello di adesione

Pubblicato il 02 febbraio 2015 Con comunicato stampa del 30 gennaio 2015, l’Agenzia delle Entrate rende noto che dalla stessa data è disponibile sul proprio sito istituzionale la versione definitiva del modello per aderire alla procedura di collaborazione volontaria, introdotta dalla legge n. 186/2014, approvato con un provvedimento dello stesso direttore dell’Agenzia.

Insieme al modello anche le istruzioni per la sua compilazione, il format per la redazione della relazione di accompagnamento e le specifiche tecniche per l’invio della citata relazione e della documentazione necessaria, da inoltrare via PEC nei trenta giorni successivi.

Modello snello e relazione più complessa

Il modello di istanza telematica risulta piuttosto snello e facile da compilare, mentre più complessa risulta la compilazione della relazione di accompagnamento, che richiede molti dati analitici.

Una lista delle numerose informazioni che devono essere raccolte – dato l’ampio ambito oggettivo della procedura di voluntary disclosure – è offerto dal format allegato al provvedimento che fornisce, al riguardo, molte indicazioni utili.

Nella prima sezione va fornito un quadro generale dell’oggetto di emersione.

Il contribuente dovrà specificare tutti gli investimenti e le attività di natura finanziaria detenuti all’estero oppure in Italia, nel caso di sanatoria domestica, evidenziando le modalità di determinazione degli imponibili connessi e, a volte, anche di quelli non connessi.

Emersione internazionale

Nel caso di adesione alla sanatoria internazionale - che obbliga a sanare anche tutte le violazioni nazionali - il contribuente dovrà barrare una sola casella del modello telematico, confermando quanto già emergeva dalla formulazione della disposizione di legge, secondo cui l’autore delle violazioni deve: “indicare spontaneamente … unitamente ai documenti e alle informazioni per la determinazione degli eventuali maggiori imponibili agli effetti delle imposte sui redditi e relative addizionali, delle imposte sostitutive, dell'imposta regionale sulle attività produttive, dei contributi previdenziali, dell'imposta sul valore aggiunto e delle ritenute, non connessi con le attività costituite o detenute all'estero”.

Si tratta di un aspetto cruciale della adesione alla procedura di collaborazione volontaria, che sottolinea come il contribuente che decide di aderire deve procedere con una regolarizzazione completa, finalizzata a sanare anche tutto il passato, al fine di poter accedere ai benefici premiali.

Si ricorda, infatti, che aderendo alla voluntary disclosure si può ottenere una riduzione delle sanzioni amministrative e di alcune sanzioni di tipo penale.
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