La Corte costituzionale non è legittimata a sindacare in ordine alla nuova disciplina dei vitalizi degli ex senatori e sulla relativa compatibilità con i principi generali in materia di previdenza.
E' quanto si legge nel testo della sentenza n. 237 del 28 novembre 2022, con cui la Consulta si è pronunciata sul giudizio di legittimità costituzionale dell’art. 26, comma 1, lettera b), della Legge n. 724/1994, e dell’art. 1, comma 1, della deliberazione del Consiglio di presidenza del Senato n. 6/2018 di rideterminazione della misura degli assegni vitalizi, promosso dal Consiglio di garanzia del Senato della Repubblica.
La nuova disciplina, in particolare, prevede che i vitalizi siano ridotti per effetto dell’applicazione del regime contributivo anche ai trattamenti maturati prima del 2012 e già in godimento.
Per la Corte, tale rideterminazione è disposta con un regolamento minore del Senato, che non rientra tra gli atti con forza di legge, sottoposti, ai sensi dell’art. 134 della Costituzione, al proprio giudizio.
Esso, infatti, è sindacabile direttamente dagli organi di autodichia del Senato, nell’ambito di un procedimento di natura sostanzialmente giurisdizionale, nel rispetto del diritto di difesa e del contraddittorio.
Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".